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PD libero: “fatto la scelta giusta”

7 aprile 2008

Pubblicato in: Elezioni 2008

“Si conferma, una volta di più, che il PD ha fatto la cosa giusta a scegliere di andare libero”. Salvatore Caronna, segretario regionale del Partito Democratico, trova negli ultimi avvenimenti bolognesi, la prova della bontà della corsa del PD. Riflettendo sulla difesa che larga parte della Sinistra radicale ha fatto dei manifestanti che, mercoledì, hanno aggredito Giuliano Ferrara e che ieri hanno spinto le forze dell’ordine a blindare piazza Maggiore, Caronna sancisce la voragine con la Sinistra Arcobaleno (SA) e lancia l’ultima “intensa” settimana di campagna elettorale, che culminerà il 9 aprile in piazza Maggiore alla presenza di Walter Veltroni, Romano Prodi, Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Anna Finocchiaro, oltre al sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë.

Dopo gli scontri, la piazza blindata: Prc e Verdi appoggiano i manifestanti. Che idea si è fatto?
È stato fatto un favore grande alle opposizioni integraliste, le forze della sinistra più radicale dovrebbero riflettere e fare autocritica. Impedire di parlare a chi non la pensa come te è un fatto preoccupante, e un’impostazione che non è mai appartenuta alla sinistra di questo Paese, luogo di confronto e di dibattito.

Sull’aggressione la stessa Sa si è spaccata. Se ci fosse stata ancora l’Unione, la frattura, a elezioni imminenti, sarebbe stata devastante.
La SA è un cartello elettorale che fatica a trovare un punto comune. In campo ci sono due modi di fare politica: il nostro è caratterizzato da una grande partecipazione, anche da parte di moltissime persone che non hanno mai aderito a un partito, da una serenità e un atteggiamento gioioso che non si vedevano da anni. Il che stride in maniera pesante con quanto abbiamo visto in piazza.

In Emilia-Romagna c’è chi, come Zani e Pasquino, perora la causa dello splitting per togliere seggi alla destra.
È una discussione che ha stufato, non c’è spazio per macchiavellisimi. Tutti i voti sono indispensabili, alla Camera e al Senato. Il Paese, e con esso l’Emilia-Romagna, è chiamato a fare una scelta: o restare legato alla vecchia politica, o aprire un nuovo ciclo, votando PD. In questa tornata elettorale verrà ridefinirà la geografia politica dell’Italia.

Che risultato vi aspettate?
Il più largo possibile. Il PD ha fatto una scelta coraggiosa, offre un programma chiaro. Ci aspettiamo che questa trasparenza e questo coraggio vengano premiati. Se uno si astiene, poi non si può lamentare.

Come sta andando la campagna elettorale?
Sono molto contento, stiamo andando in tutti i Comuni e nei Quartieri. I candidati si impegnano. Tutti devono continuare a lavorare nei confronti di chi non ha ancora deciso, fino all’ultimo. Non mi piace che si diano cose per scontate, e nessuno deve mollare la presa.


Intervista pubblicata su "L’Unità” ed. Bologna di domenica 6 aprile 2008


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