Dichiarazione di Roberta Mori, coordinatrice regionale della Conferenza delle Donne del Pd dell'Emilia-Romagna in merito allo stop della Corte Costituzionale agli automatismi sul cognome del padre.

“Oggi la Corte costituzionale ha stabilito che sono illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ai figli, pronunciandosi in particolare sulla regola che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori.” Lo sottolinea con soddisfazione la Consigliera regionale e Portavoce delle Donne Democratiche dell’Emilia-Romagna, Roberta Mori.

Secondo Mori si tratta di una decisione importante in quanto “profondamente giusta, equa, paritaria, finanche risarcitoria di tante battaglie sostanziali delle donne che il ritardo culturale del nostro Paese non ha consentito si inverassero prima di una pronuncia giudiziaria”. “Finalmente – afferma – entrambi i genitori potranno e dovranno condividere la scelta sul cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità della persona.”

“La suprema Corte, insomma, ha individuato e sancito come discriminatorio e lesivo dell’identità del figlio o della figlia un automatismo che gravava sul nostro ordinamento, da oggi – conclude la Portavoce Donne Democratiche – abbiamo un tassello in più non solo per la genitorialità paritaria ma per una società più eguale.”