Miglioramento qualitativo e quantitativo della raccolta differenziata e del recupero, piani di prevenzione e informazione, riduzione e progressivo superamento dello smaltimento in discarica e dell’incenerimento, queste, in sintesi, le direttrici per la costruzione del
Piano Regionale per la gestione dei Rifiuti, indicate dall'Assessore Sabrina Freda. “Si tratta di linee guida che rappresentano un passo importante – dichiara l’on.
Alessandro Bratti responsabile Ambiente del PD Emilia-Romagna – per un governo dei rifiuti che sappia imprimere una svolta decisiva sulla strada della sostenibilità ambientale. Il tema dei rifiuti – prosegue - riguarda tutti i cittadini della nostra regione, per questo, il percorso di costruzione del Piano Regionale deve essere trasparente e condiviso. Ecco perché chiediamo che vengano coinvolti tutti i Comuni capoluogo e non solo il comune di Parma, dove il Sindaco è nell'evidente imbarazzo di aver promesso lo spegnimento di un impianto già costruito senza essere in possesso di una soluzione alternativa”. Proprio i comuni, infatti, dovranno essere i protagonisti di modalità diverse per quanto riguarda la raccolta, inoltre, nel territorio emiliano-romagnolo “amministratori del PD e del centrosinistra hanno già messo in campo esempi di gestione assolutamente virtuosi”, ricorda Bratti. “Abbiamo anche sottoscritto una proposta di legge regionale che, ponendo al centro il tema della fiscalità ambientale, miri ad accelerare i percorsi di sostenibilità nel campo dei rifiuti”.
Il PD dell’Emilia-Romagna ha già da mesi avviato un percorso di discussione con cittadini e amministratori sulla questione relativa alla gestione integrata dei rifiuti, attraverso incontri che hanno coinvolto molti iscritti e simpatizzanti, compresi tanti amministratori. “Auspichiamo quindi – conclude il responsabile Ambiente del PD regionale - che i buoni propositi dell’Assessore Freda si concretizzino in un ampio coinvolgimento degli attori istituzionali e delle forze economiche e sociali nonché delle associazioni ambientaliste che possono dare un contributo fondamentale alla definizione del Piano Regionale Rifiuti”.