La Giornata della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie è un’occasione importante per ribadire la necessità di una azione tenace e concreta contro la criminalità mafiosa, nelle sue diverse forme. Tenere alta la guardia nel contrasto alla criminalità organizzata è un dovere della politica. La storia e la cultura delle forze che hanno dato vita al PD sono in questa regione un deterrente e una risorsa in questa lotta di civiltà.
Da tempo mafia, camorra e soprattutto ‘ndrangheta cercano di affermare il loro potere criminale nella nostra regione. Violenza, ma soprattutto affari sono gli strumenti utilizzati per penetrare il nostro tessuto socio-economico, contando sugli ingenti proventi delle attività criminali. La grave crisi economica rende più vulnerabili le imprese, in particolare quelle piccole e le espone a subdoli ricatti od estorsioni.
Per questo il PD e le istituzioni della Regione hanno riconosciuto la gravità del fenomeno senza sottovalutare fatti più o meno eclatanti, sostenendo le efficaci azioni di contrasto condotte dalla magistratura e delle forze dell’ordine. Abbiamo sollecitato, da tempo, come PD l’istituzione di una sede regionale della Direzione Distrettuale Antimafia, che finalmente il nuovo Governo, con il Ministro Cancellieri a cui va il nostro plauso, ha deciso di realizzare.
Con la legge per il contrasto alle infiltrazioni mafiose e la promozione dell’educazione alla legalità, approvata nel maggio scorso, la Regione Emilia-Romagna contribuisce concretamente a favorire l’azione investigativa e diffondere la cultura della legalità soprattutto tra i giovani. La legge inoltre punta a rendere più veloce ed efficace l’utilizzo dei beni sequestrati ai mafiosi, per facilitarne il recupero e l’uso sociale. Non si tratta solo d’intenti, ma di azioni concrete, come il finanziamento con un milione di euro, dei progetti di enti pubblici e associazioni, per la legalità e la prevenzione.
La Regione Emilia-Romagna ha poi adottato nuove norme per la trasparenza e la semplificazione delle procedure amministrative e negli appalti pubblici e privati, soprattutto nel settore edilizio, per aumentare la sicurezza del lavoro, contrastare corruzione e infiltrazioni criminali, premiare le aziende sane, controllare i subappalti e limitare il massimo ribasso nelle offerte. Puntiamo così a eliminare le zone grigie nelle quali cerca di insinuarsi la mafia.
La mafia ha bisogno della politica e della società per radicarsi e in Emilia-Romagna politica e società non si sono compromesse e si sono dimostrate all’altezza della sfida.
Azioni concrete e fatti simbolici come la scelta di dedicare ad Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, ecologista del PD, il nostro circolo di Sasso Marconi, così come poche settimane fa abbiamo voluto, insieme a Bersani, stringerci attorno al giornalista Giovanni Tizian, per testimoniargli la nostra vicinanza e il sostegno per il suo lavoro di inchiesta e denuncia. Siamo solidali con i giornalisti più esposti nella preziosa attività d’informazione, che sanno di trovare nelle istituzioni, nella società regionale e nel PD solidi riferimenti. Il prossimo Maggio organizzeremo una iniziativa regionale a Modena, coinvolgendo tutte le forze impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata.
Anche la dichiarazione del 21 marzo Giornata Regionale in ricordo delle vittime di mafia, è un simbolo; momento di mobilitazione e di impegno di tutti. E’ infatti fondamentale rendere il nostro territorio, la società che lo vive, immuni dalle infiltrazioni mafiose, impedendo ogni tentativo di radicamento, anche attraverso le leve della prevenzione e del controllo sociale. La mobilitazione costante dei cittadini e dei giovani, tantissimi nei giorni scorsi a Genova come a Modena e in altre città, è fondamentale. Nei prossimi giorni altre iniziative si svolgeranno a Bologna come a Reggio Emilia, promosse da Libera l’associazione che tenacemente combatte le mafie per affrancare le terre contaminate e le nuove generazioni dalla loro aggressione criminale.
Ci saremo come sempre anche noi, in prima fila, ricordando quanti: magistrati, forze dell'ordine, amministratori locali, cittadini hanno pagato col sangue il loro coraggio. Lo faremo insieme a tutti quelli che, associazioni, organizzazioni economiche e sindacali, singoli cittadini combattono per la legalità, fondamento della convivenza civile, della libertà economica, dello sviluppo e della serenità delle comunità locali.