Opposizione rigorosa che metta al centro i problemi dell'economia. Ampio fronte di alleati, ma a patto di una reale condivisione di programmi, obiettivi e cultura di governo. E poi l'impegno tra la gente, nelle piazze e nelle Feste dell'Unità.
Salvatore Caronna, segretario regionale del Pd, riassume così la strategia messa in campo nel corso dell'ultima riunione della direzione nazionale del partito che si è tenuta venerdì a Roma durante la quale sono stati nominati i componenti dell'esecutivo nazionale. Un elenco di nomi in cui c'è anche quello di Caronna e, come invitato permanente, di Andrea De Maria, segretario provinciale del Pd bolognese.
Segretario Caronna, il Pd sembra avere cambiato passo. Il dialogo istituzionale passa in secondo piano e lo scontro con il governo riprende il sopravvento. È finita la luna di miele modello opposizione di sua maestà?«Non si tratta di discutere se fare un'opposizione morbida o dura, ma dei temi da mettere al centro del dibattito e del confronto politico. Questo Paese ha un dannato bisogno di regole nuove, di istituzioni riformate. Su questo è giusto che maggioranza ed opposizione si confrontino e cerchino un accordo in Parlamento. Il tema è un altro: è che questo governo sta sbagliando ricetta».
Pensa all'economia?«Sì. Un esempio per tutti: l'Ici. L'annunciato taglio dell'imposta sulla prima casa si è verificato essere nient'altro che uno spot. Innanzi tutto si è dimenticato di dire che già il governo Prodi e alcune amministrazioni comunali come quella di Bologna di Sergio Cofferati avevano ridotto la pressione fiscale sulla casa. Ma il vero nodo è un altro: le risorse che Berlusconi ha dirottato a questo taglio fiscale sono state sottratte al welfare e ai servizi. O alle grandi opere: la vicenda del metrò di Bologna è sotto gli occhi di tutti. Le famiglie bolognesi avranno l'Ici azzerrata, ma c'è anche la seria possibilità di vedere bloccati importanti investimenti».
Andrea De Maria ha lanciato l'allarme: Berlusconi ha soldi da investire nelle amministrative bolognesi dell'anno prossimo. Lei parla dell'affaire metrò. Cosa è successo: la sinistra, il Pd, hanno riscoperto l'antiberlusconismo?«Siamo in una fase delicata della storia del Paese, il governo sta dando vita a veri e propri colpi di mano. Vuole degli esempi? I soldati nelle strade per l'ordine pubblico, il divieto di utilizzare le intercettazioni, i processi (guarda caso, tanti dove Berlusconi è protagonista) bloccati, una politica economica disastrosa. È il momento della responsabilità: il Pd deve mettere in campo proposte per il Paese, coerenti con i problemi dell'Italia. E lo deve fare insieme a tutti quelli che condividono questi timori e queste ricette».
Così sdogana il fattore A. A, come alleati...«Lo abbiamo sempre detto che siamo per collaborare con chi ha cultura di governo. Ora dobbiamo parlare con chi è consapevole delle esigenze di cui parlavo prima e convincere chi ancora non lo è che questa è la strada giusta
intervista di Luca Molinari pubblicata su "Il Domani di Bologna" di domenica 22 giugno 2008 
