
I deputati emiliano romagnoli, tra cui anche
Dario Franceschini e
Pier Luigi Bersani, presentano un'interrogazione urgente: "Il Governo esclude cittadini e territori dalle scelte. Inaccettabile"
Caorso ospiterà una nuova centrale nucleare? Saranno individuate altre città in Emilia-Romagna? Il Governo faccia finalmente chiarezza". Questo è quanto chiedono in un'interrogazione urgente
i deputati del Partito Democratico dell'Emilia-Romagna, tra i firmatari anche il capogruppo Dario Franceschini e il segretario nazionale Pier Luigi Bersani.
"Numerosi governatori - si legge nel documento - e presidenti di Regione hanno espresso una netta contrarietà ad ospitare le infrastrutture nucleari sui propri territori - prosegue - non è accettabile escludere la voce dei territori e dei cittadini da decisioni così rilevanti e che li riguardano da vicino. La località di Caorso - si specifica - in provincia di Piacenza, è considerata per le caratteristiche geografiche e fisiche particolarmente idonea a ospitare uno dei nuovi impianti, il Governo - conclude - indichi quali sono
i modi e i tempi di realizzazione del piano nucleare italiano e se, riguardo i siti ove sorgeranno le centrali, Caorso sia tra questi o se altri luoghi saranno scelti nella nostra regione".
"Dopo il decreto legislativo sul nucleare - afferma l'onorevole e responsabile Ambiente del PD Emilia-Romagna,
Alessandro Bratti, tra i firmatari dell'interrogazione - gli accordi e le alleanze strette con il governo Russo per promuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico; le dichiarazioni del presidente Berlusconi e le iniziative in corso, pare proprio che il programma nucleare italiano che prevede la realizzazione di alcune centrali sia imminente. Nonostante il Partito Democratico - aggiunge - abbia chiesto che il Governo facesse chiarezza prima delle elezioni regionali ancora oggi il centro destra, e la Lega Nord, parlano di nucleare ma non indicano in quali regioni e città intendono realizzarlo.
Noi continueremo nel dire un chiaro
‘no al nucleare' - precisa - e proponiamo idee per lo sviluppo delle energie pulite. E sosteniamo - ricorda Bratti - la Regione Emilia-Romagna quando denuncia che il Decreto del Governo sia sotto diversi profili lesivo delle competenze e delle prerogative che la Costituzione attribuisce alla Regioni; e che, oltre ad essere stato emanato in assenza del parere della Conferenza Unificata, non garantisca un adeguato coinvolgimento delle autonomie regionali e non assicuri un'intesa forte con le regioni interessate".