Questa al dichiarazione di
Anna Pariani:
E' bene che gli uomini della Lega e del PDL sfoghino la loro esuberanza post-elettorale con una bella nuotata nel Po, piuttosto che con attacchi fuori luogo alla legge 194 e all'uso della pillola RU486. Ho sempre orrore quando un politico cerca di piegare la medicina alla propria ideologia.
Allo stesso modo questo segnala come la Lega sia incline al clima da crociata: contro gli stranieri, contro le donne, contro chi in futuro? Finalmente abbiamo sentito le donne di destra battere un colpo, ma la subalternità del PDL e della Bernini alla Lega è sconcertante.
La destra abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità fino in fondo: se si vuole disapplicare la legge 194 bisogna cambiarla in parlamento, e dire perché si vogliono ricacciare le donne nel medioevo.
In Emilia-Romagna la salute delle donne per fortuna non è nelle loro mani, ma in quelle dei medici.
Per noi non c'è nessuna battaglia ideologica pro o contro la RU486: il rispetto della legge 194 è sempre stato e sarà il faro del lavoro della Regione, facendo sì che le donne e le coppie siano in grado di assumere una decisione in piena coscienza.
Tra l'aborto chirurgico e l'uso della RU486, come tra assunzione in ricovero o in day-hospital, non decidono i politici, ma i medici, compreso termini e modi di somministrazione: per questo è indispensabile, come già la Regione ha fatto, che prosegua il confronto clinico tra le ASL.
Se si vuole uscire dallo scontro fine a se stesso e si vuole parlare di salute delle donne, di difesa della vita, il PD è pronto al confronto, con proposte a sostegno delle donne sole, delle famiglie e delle misure di prevenzione dell'aborto, per una sessualità responsabile.