Le dichiarazioni di Andrea Tagliaferri, Responsabile energia e ambiente GD E-R e di Riccardo Ricci Petitoni, Segretario Regionale GD E-R:
“Mentre il mondo intero guarda con attenzione alla tragedia giapponese, mentre la Germania spegne gli impianti ed insieme alla Svizzera fa marcia indietro, il governo Berlusconi, con Brunetta e Prestigiacomo nelle improbabili vesti di esperti di tecnologie nucleari, ci informa che i progetti italiani vanno avanti – dichiara
Andrea Tagliaferri, responsabile Energia & Ambiente per i GD della Regione Emilia-Romagna – “noi invece siamo assolutamente contrari, la vicenda di Fukushima non è solo un drammatico incidente, ci dimostra quanto siano terribili le conseguenze di un fallout nucleare. Per questo illustreremo le nostre ragioni, non su un’onda emotiva, ma su basi certe e motivate, in un luogo come Caorso, dove lo spettro nucleare è quanto mai tangibile”.
“Monetizzare la salute senza preservare la salubrità del territorio è una grave mancanza di rispetto verso le generazioni future e uno schiaffo morale a chi crede nelle nuove tecnologie e al rilancio dell’economia italiana. Un mercato energetico atipico e una distribuzione di bassa qualità non sono un buon motivo per volere una produzione elettrica pericolosa, che sposta il problema dall’approvvigionamento di petrolio all’approvvigionamento di uranio, le cui riserve non dureranno più di 60 anni. La rivoluzione energetica non deve passare per una scorciatoia: nel 150° anniversario della nostra Unità è bene ricordare che l’energia nucleare è destinata a dividere il nostro Paese, non certo ad unirlo” conclude
Riccardo Ricci Petitoni, Segretario regionale GD E-R.
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