
Silvio Berlusconi ha rassegnato le dimissioni da presidente del Consiglio questa sera nelle mani del capo dello Stato Giorgio Napolitano. Questo è quanto annunciato in una nota dal Quirinale. La notizia, non appena diffusa, è stata accolta con un boato dalla folla che aspettava con ansia l'annuncio davanti al palazzo del Presidente della Repubblica.
Nella nota si legge: "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto oggi alle ore 21.00 al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Silvio Berlusconi, il quale, essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione dello Stato, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto".
Le consultazioni del Quirinale per la formazione di un nuovo governo cominceranno domani. Alle ore 9 Napolitano riceverà per primo il presidente del Senato Renato Schifani, seguito mezz'ora dopo da quello della Camera Gianfranco Fini.
Alle 16.30 Napolitano riceverà i leader del PD.
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“Oggi è il giorno della liberazione dell'Italia”. Lo ha detto il segretario del Pd,
Pier Luigi Bersani, in occasione di un comizio improvvisato fuori la sezione storica del partito in via dei Giubbonari.
Il governo Berlusconi si è dimesso “ed è il PD che lo ha mandato a casa”, ha continuato il leader democratico. “Ho già detto che abbiamo smacchiato anche la coda del giaguaro, ma per smacchiare veramente ci vorranno anni”, ha detto ancora Bersani parafrasando una battuta di Crozza. “A noi non interessano ribaltoni: siamo qui per dirlo e lo diremo anche a Napolitano” ha detto, precisando che quello di Monti sarà un governo di transizione.
Poi davanti alle telecamere di Sky Tg24, Bersani ha voluto commentare le ultime condizioni poste dal Pdl al governo Monti: “evidentemente, non hanno capito la situazione. Io francamente non le ho capite. Quello che diciamo è che si deve avere un governo lunedì: ma il Pdl si rende conto della situazione? Del blocco del credito, di quello che hanno combinato? Ma vogliamo scherzare? Il Pdl si segnala per una non comprensione dei problemi'.
“Io - ha proseguito - spero che Monti faccia una bella sfilza di liberalizzazioni, interventi fiscali perche' non paghino sempre gli stessi”.
Infine la lettera della Bce. “Loro – ha risposto Bersani - fanno capo alla lettera del governo Berlusconi. Il giorno dopo i mercati sono crollati. Stiamo parlando di cose con rilievo zero, in quella letterina c'era tutto e niente. Credo che Monti sia in condizioni dei non farsi mandare letterine, di discutere da pari a pari. L'Italia ha un profilo di dignità”.
“E' chiaro che via Berlusconi non vanno via problemi. Da domani si può cominciare a lavorare senza favole e mistificazioni. Rimboccandoci le maniche”.