
Il segretario regionale del PD,
Stefano Bonaccini, interviene nella polemica sull’aumento delle tariffe del trasporto pubblico. Ecco la sua dichiarazione:
«La strategia di questo governo era chiara fin dall’inizio: smantellamento dello Stato e dei servizi pubblici, con la scusa di tagliare i costi e razionalizzare le spese, per poi scaricare la colpa del disastro su territori, Province e Comuni. Il risultato di questa cura da cavallo è sotto gli occhi di tutti: forze dell’ordine appiedate, scuole senza insegnanti, ricercatori in fuga, trasporti in panne. E un centrodestra che – a Modena come nel resto della regione – addita al pubblico ludibrio sindaci e assessori, come se fossero loro i veri responsabili di questa macelleria sociale. Hanno fatto così per i problemi della sicurezza, hanno ripetuto la manfrina con la scuola e adesso ci riprovano con i trasporti, strillando contro i rincari dei bus e i tagli delle corse ma nascondendo la verità ai cittadini. E cioè: che il governo, benché moribondo, è riuscito nell’impresa di dare un taglio netto del 30 per cento al Fondo trasporti delle Regioni, il che, tradotto in soldoni, vuol dire 60 milioni di euro in meno all’Emilia-Romagna per treni e autobus.
Ancora una volta ci ha dovuto pensare la Regione a metterci una pezza – e che pezza – con un contributo di 50 milioni di euro. Ma questo, naturalmente, gli strilloni del centrodestra modenese non lo dicono. Come non dicono che anche il Comune di Parma, governato dal centrodestra, ha deciso di aumentare il biglietto dell’autobus di venti centesimi a causa dei tagli del governo. Delle due l’una: o sono in mala fede o usano due pesi e due misure, a seconda del colore dell’amministrazione. In entrambi i casi, pur di tenere bordone a un governo incapace e senza futuro, preferiscono raccontare frottole ai loro concittadini e ai loro elettori»