
E' stato acolto oggi, in Commissione Cultura, l'emendemento abrogativo presentato dal responsabile Università e Ricerca del PD dell'Emilia-Romagna
l'Onorevole
Salvatore Vassallo insieme ad altri parlamentari del PD al disegno di legge di conversione del Decreto semplificazioni fiscali (AC 5109), che prevede all'articolo 3, commi 16-ter e 16-quater, che le borse di studio concorrano a formare il reddito assoggettato all' IRPEF per la parte eccedente gli 11.500 euro. "Una scelta davvero inspiegabile - ha dichiarato Vassallo - mentre si fa un gran parlare di giovani e di ricerca come unica leva di crescita in un periodo di grave recessione economicaIl parere favorevole dato oggi dal Governo al nostro emendamento soppressivo della norma che avrebbe previsto la tassazione delle borse di studio è un'ottima notizia. Si dà così una risposta alle motivate proteste dei dottorandi e degli specializzandi, in corso anche a Bologna, contro una norma che avrebbe fatto gravare sulle borse di studio universitarie oneri fiscali fino ad ora giustamente non previsti. Anche sulla base della mia esperienza di docente universitario ritengo che si sarebbe trattato di una scelta irragionevole e iniqua, in un momento in cui dovremmo investire nella formazione, nei giovani e nella ricerca".
L'Onorevole
Manuela Ghizzoni, Capogruppo del PD in Commissione Cultura, ha così commentato la decisione: "Siamo riusciti a ottenere un passo indietro sulla irragionevole tassazione delle borse di studio inserita al Senato. È molto positivo l’impegno del relatore ad accogliere il nostro emendamento abrogativo di una norma del tutto irragionevole e che rappresentava un duro colpo alla ricerca e ai talenti dei giovani