Home |  PD ER  |  Trasparenza  |  Coordinamenti territoriali  |  PD Nazionale  |  Materiali  |  Articoli  |  Comunicati  |  Elezioni  |  Albo elettori  |  Contatti  |  Audielettori   |
Feed RSS 
Partito Democratico - Emilia-Romagna
  giovedi 28 marzo 2024 Partito Democratico Emilia-Romagna
|
Epifani: "Una spinta per un PD più aperto"

12 giugno 2013

Pubblicato in: Interviste

Il risultato «davvero impressionante» di queste elezioni amministrative, per Guglielmo Epifani, dovrà essere «usato bene» dal PD. Il segretario democratico spiega come, in questa intervista a l`Unità: «E un voto che implica un rafforzamento della nostra azione sia all`interno del governo che all`interno del Parlamento». E ammonisce il Pdl di Berlusconi: «Ora eviti di cercare una rivincita sull`esecutivo».

Catania presa al primo turno, la conquista di Treviso, la vittoria in tutti i municipi di Roma: qual è il punto di forza del PD che secondo lei ha reso possibile risultati senza precedenti come questi?

«Abbiamo fatto le scelte migliori in termini di alleanze, di proposte e di candidati, ma non c`è dubbio che la forza del Pd è innanzitutto nel suo radicamento territoriale».

Questo voto avrà un riflesso a livello nazionale?


«Non può non averlo. Il valore nazionale è reso evidente dal fatto che abbiamo avuto un risultato omogeneo in tutto il Paese. E, del resto, si vede anche nei primi commenti, nel dibattito che si è aperto nel Pdl, nel nervosismo all`interno del Movimento 5 Stelle».

E ora come pensa andrà gestito questo esito elettorale?

«Sui territori i nostri amministratori devono porsi l`obiettivo di essere all`altezza della fiducia che è stata riposta in loro, dando prova di buongoverno, garantendo il massimo della trasparenza, favorendo soluzioni partecipate. A livello nazionale invece, questo risultato implica un rafforzamento della nostra azione sia all`interno del governo che all`interno del Parlamento».

Su quali fronti?

«In Parlamento ci saranno nostre iniziative attorno ai temi dei diritti, anche perché su molte questioni riguardanti tale sfera non ci sono posizioni condivise nella maggioranza e quindi servirà una discussione delle Camere».

Pensa a qualcosa in particolare?


«Abbiamo ottenuto un buon risultato con la legge contro il femminicidio, adesso penso al tema dell`omofobia, dello ius soli, a grandi questioni di civiltà che è giusto ora riprendere con intelligenza ma anche con determinazione».

E per quel che riguarda il piano del governo, come pensa di far pesare il successo incassato dal PD?

«Insistendo perché si sostengano con più forza le vere emergenze del Paese, che presentano un elemento di pericolosità anche sociale, e che sono il lavoro e l`occupazione. Già in estate ma ancora di più in autunno rischia di essere fin troppo evidente come questa sia la priorità su cui concentrare ogni sforzo da parte governo».

Veramente il Pdl insiste con Imu e Iva, il loro capogruppo alla Camera Brunetta ha chiesto su questo l`intervento di Letta e attaccato il ministro dell`Economia Saccomanni: come giudica queste uscite?

«È il riflesso di chi pensa di aver perso queste elezioni amministrative per assenza di identità e ora prova a cavalcare determinate scelte in maniera identitaria. Ma la verità è che il Pdl ha perso perché non ha radicamento nei territori, perché non fa primarie, non si mette in rapporto con la parte dell`elettorato più attenta alla partecipazione. Su questo dovrebbe riflettere il Pdl, sul fatto che la risposta va costruita su quel terreno, non con una specie di rivincita sul governo nazionale, una scorciatoia che finirebbe per aggravare i problemi».

Perché a caldo, quando avevate già incassato il 16 a 0, ha detto "manteniamo i piedi per terra"?

«Per tante ragioni, prima fra tutte il fatto che in passato abbiamo vinto tante elezioni amministrative e poi vissuto pesanti delusioni. Detto questo, chiaro che questo risultato ci rafforza rimotiva la nostra gente, e deve dare la spinta a lavorare sul profilo identitario, culturale e politico del PD, che alle volte appare troppo fragile. È su questo che dobbiamo fare la parte più importante del lavoro».

C`è un congresso alle porte per affronta. re la questione: il risultato elettorale v aiuta anche da questo punto di vista o s discuterà ancora a lungo di regole?


«Pd può affrontare il congresso tenendo presente la sua funzione e la sua capacità e bisogno di cambiamento e rinnovamento. E lo faremo ripartendo da una discussione con la base con circoli e militanti, rendendoli protagonisti delle scelte. Metteremo in sintonia la forza del nostro radicamento con il rafforzamento della nostri identità politica e culturale e avanzeremo proposte di rinnovamento credibile per il futuro del Paese. Di regole, invece, si occuperà la commissione congressuale, che entro un mese svolger il compito che le è stato assegnato».

Se ne occuperà la commissione, d`accordo, ma secondo lei ci sono delle regole da rivedere?

«Sicuramente. Non possiamo parlare di rinnovamento e non cambiare nessun a regola. Ci sarebbe troppa con traddizione nel nostro discorso. Adesso dobbiamo fare un partito più partecipato, superare la logica asfittica del le correnti, aprire il PD a una discussione più collegiale. E dobbiamo farlo anche alla luce di queste elezioni, il cui risultato sarà tanto più positivo se in fluirà nel superamento dell`anomalia tutta italiana che vede un sistema politico fatto di partiti e movimenti tutti personali, tranne il PD».

Come valuta il risultato dei Cinquestelle?

«Il Movimento di Grillo deve avviare una seria riflessione, perché è evidente che aver congelato una speranza di cambiamento gli sta facendo pagare un prezzo alto».

Grillo dice che sono più deboli a livello territoriale.


«Una tesi contraddittoria, se si pensa che la loro prima vittoria è stata a Parma. La verità è che sono emersi i limiti di partiti e movimenti personali. Questo voto, premiando il PD, premia anche l`idea di un partito non personale, di un partito europeo, e segna anche un punto di non ritorno per i partiti personali».



TAGS:
guglielmo epifani |  epifani |  intervista |  segertario pd |  partito democratico |  pd |  unità |   | 

Bookmark and Share



Ricerca nel sito
»

pd emilia-romagna stefano bonaccini bologna modena pd emilia-romagna ambiente
Visualizza la galleria completa »
 Partito Democratico dell' Emilia-Romagna - Via Cairoli, 7 - 40121 - Bologna - Tel 051 03 92 661 - Fax 051 03 92 660 - C.F. 91 290 380 376 - Privacy Policy 
Il sito web del PD Emilia-Romagna non utilizza cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie strettamente necessari per la navigazione delle pagine e di terze parti legati alla presenza dei "social plugin". Per saperne di più Accetto