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Nuova legge sulla semplificazione. Pariani: "Pubblica amministazione più vicina"

6 dicembre 2011

Pubblicato in: Regione Emilia-Romagna

Procedimenti amministrativi semplificati, misurazione dell’efficacia dei provvedimenti (costi e benefici), Tavolo permanente di confronto Regione/parti sociali, associazioni di categoria, cittadini utenti, sessione assembleare sulla semplificazione. Sono questi alcuni punti della nuova legge-quadro regionale sulla semplificazione (il titolo completo è “Misure per l’attuazione degli obiettivi di semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale. Istituzione della sessione di semplificazione”) che ha ottenuto un coro di consensi dai banchi di maggioranza e opposizione, da cui si è tirata fuori solo la Lega nord.

Il provvedimento, i cui obiettivi sono stati illustrati dalla relatrice Anna Pariani, è quindi stato licenziato dall’aula con il voto favorevole di Pd, Idv, Sel-Verdi, Fds, Pdl, Mov5stelle e Udc e il no della Lega nord.

PARIANI: RIDURRE GLI ONERI, ELEVARE LA QUALITA’, COMBATTERE LA CORRUZIONE

Il testo – ha commentato Pariani – intende contribuire a ridurre oneri a cittadini e imprese, elevare la qualità della pubblica amministrazione, favorire la competitività delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie, ma vuole anche perseguire la lotta all’illecito e alla corruzione.
Questo provvedimento – ha sottolineato la relatrice – si configura come una ‘legge quadro’, ma non è solo un testo di principi e indirizzi. Si propone infatti di introdurre un’azione sistematica di valutazione dell’impatto legislativo e regolativo, di riduzione dei costi amministrativi e di lavoro permanente con l’obiettivo di ridurre e semplificare le norme e gli adempimenti amministrativi.
Pariani ha poi riproposto il percorso fatto dal progetto di legge, che fu proposto dalla Giunta a fine luglio come un testo “aperto” al confronto e che già conteneva principi e strumenti di lavoro per un’azione permanente e non episodica in un processo di semplificazione, i cui “capisaldi” sono: la definizione di principi di qualità della regolazione per il processo legislativo; l’introduzione dell’analisi di impatto della regolazione (AIR) per le nuove leggi, per esaminarne effetti, costi e benefici conseguenti all’applicazione; la previsione della Misurazione degli oneri amministrativi (MOA) per leggi e provvedimenti amministrativi e l’introduzione di Piani per la riduzione degli oneri, in raccordo con le normative nazionale e comunitaria; Il Patto per le azioni concrete, stipulato con enti locali e altre amministrazioni, insieme alla diffusione delle prassi migliori; l’analisi e valutazione permanente dei procedimenti amministrativi da parte del Nucleo tecnico dell’amministrazione regionale; il Tavolo permanente di confronto tra la Giunta regionale, le parti sociali, le istituzioni locali e le rappresentanze dei cittadini, supportato dal Nucleo tecnico; la Sessione di semplificazione annuale dell’Assemblea legislativa (da indire entro ottobre di ogni anno), per intervenire nella revisione di norme e procedimenti vagliati dal Tavolo permanente, coinvolgendo anche le commissioni assembleari.
Il testo della Giunta è stato poi al centro di un ampio confronto che ha coinvolto, oltre ai gruppi assembleari, anche la società regionale, di cui sono state accolte sollecitazioni e proposte.

UN PROGETTO “RIFORMULATO” GRAZIE ALLA PARTECIPAZIONE
Il progetto arrivato in aula – ha ricordato Pariani – è quindi stato “riformulato”, proprio grazie “all’ampio processo partecipativo”, in un testo che comprende due Titoli, di cui il primo, formato da cinque articoli, riporta l’impianto originario formulato dalla Giunta.
All’art. 1 (Finalità e principi generali) sono esplicitati i principi quali la sussidiarietà (intesa come sussidiarietà verticale), la responsabilità, l’adeguatezza e proporzionalità dell’azione legislativa e amministrativa. Si introduce inoltre (artt. 1 e 2 ) la possibilità, attraverso provvedimenti di Giunta, di regolare l’omogeneità delle procedure prodotte dagli enti locali, sempre lavorando con metodo cooperativo attraverso i Patti. L’art. 3 prevede la realizzazione di un sistema di analisi e valutazione permanente (AVP) dei procedimenti. All’art. 4 sono state meglio definite le modalità di concertazione con le rappresentanze sociali attraverso il Tavolo permanente per la semplificazione, che è il luogo di confronto da cui parte il processo di valutazione e selezione dei procedimenti da sottoporre a analisi e revisione, con il supporto del Nucleo tecnico. Il funzionamento di Tavolo e Nucleo non comporta ulteriori spese per la Regione. L’art. 5 infine prevede la Sessione per la semplificazione.
Il Titolo II (Misure di semplificazione per cittadini e imprese), formato da 7 articoli, definisce quindi gli istituti di immediata applicazione nell’azione di semplificazione di norme e procedimenti.
L’art. 6 sancisce, pertanto, il rispetto dei tempi di legge nella conclusione dei procedimenti amministrativi e prevede la realizzazione di una banca dati dei procedimenti della P.A. regionale. Si indica inoltre che saranno previste modalità di restituzione degli oneri amministrativi legati al procedimento quando non siano rispettati i tempi di conclusione dell’iter a causa della P.A.. All’art. 7 si definiscono le modalità per garantire applicazione e modulistica omogenee sul territorio regionale, mentre all’art. 8 si vieta l’introduzione di nuovi oneri amministrativi non compensati. All’art. 9 si sancisce il divieto di richiedere documenti già in possesso della P.A., nell’art. 10 si prevedono modalità semplificate per le aziende certificate, nell’art. 11 si fa riferimento all’esercizio dei poteri sostitutivi da parte della Regione verso gli enti locali inadempienti e l’art.12, infine, intitolato ‘Norme di prima applicazione”, individua gli istituti di semplificazione relativi alla disciplina statale della Conferenza di servizi e del silenzio-assenso.
Nel 2012 – ha concluso Pariani – si potrà così avviare un lavoro che coinvolgerà l’Assemblea in due successive sessioni di lavoro, quella di prima applicazione, prevista dall’art. 12, e quella ordinaria, prevista dall’art. 5, che rappresentano un “obiettivo ambizioso” e che consentiranno alla nostra Regione di contribuire al perseguimento dell’obiettivo europeo di riduzione del 25% dei costi amministrativi entro il 2012.


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