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Partito Democratico - Emilia-Romagna
  venerdi 19 aprile 2024 Partito Democratico Emilia-Romagna
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"I tagli di Tremonti li pagheranno i nostri cittadini"

4 novembre 2010

Pubblicato in: Gruppo PD in Regione

La sintesi dell'intervento del Presidente del Gruppo PD in Regione Emilia-Romagna Marco Monari sugli effetti dei tagli sul bilancio 2011

«La puntuale relazione della Giunta ci consegna, con piena oggettività, il significato esplicito dei tagli del Governo per il bilancio della nostra Regione – ha affermato Monari - Tagli strutturali, non isolati nel tempo. Tagli che segnano un solco che saremo costretti a seguire anche nei prossimi anni. Tagli non isolati neppure nel contesto. Che si sommano cioè ai tagli devastanti che hanno colpito la scuola e gli Enti Locali, chiamati a rispettare un patto di stabilità declinato da questo Governo in modo soffocante e controverso.
Si è deciso di tagliare la spesa pubblica non con la responsabilità della politica ma con una tabella. Righe, colonne. E in mezzo a quelle righe e a quelle colonne finiranno i nostri cittadini, che in questi anni hanno contribuito alla ricchezza del Paese»
 
Federalismo di facciata e riduzione dell’autonomia dei territori

«Mi chiedo come la Lega che fa del federalismo il proprio vessillo possa votare a Roma certi provvedimenti e poi continuare a proclamare falsi dogmi da queste parti – ha attaccato Monari - Perché è chiaro, è stato più volte ribadito: dietro la logica prettamente centralista della tabella c’è un disegno politico preciso, che passa per tre punti. Il primo: lo scaricabarile. C’è da tagliare? Il Governo dice: sì, ma nel bilancio degli altri. Una rara forma di sindrome di Nimby: Not in my budget. Vadano dunque i cittadini a prendersela con i sindaci, i presidenti di provincia, i presidenti di regione, magari. Io faccio la tabella, i soldi ce li mettano gli altri. Secondo punto: la riduzione dell’autonomia dei territori. Terzo punto del disegno politico del Governo è un vecchio cavallo di battaglia: la demonizzazione del pubblico, per lo più con una contemporanea esaltazione del privato come unico portatore di valori positivi».

Difendere le eccellenze dell’Emilia-Romagna puntando su innovazione, servizi, professionalità e capacità di governo
«Denunciamo gli errori del Governo. Ma faremo la nostra parte. Non siamo certo noi, quelli dello scaricabarile. Ma ciò ci dia almeno il ruolo di interlocutori alla pari.
I tagli sono disastrosi, ma non intendiamo applicarli – l’abbiamo sentito – semplicemente traducendo in loco la tabella tremontiana. Difendiamo tutto ciò che di buono è stato fatto in Emilia-Romagna in questi decenni che ci hanno consegnato un territorio ai vertici europei della qualità di vita e delle performance economiche. Lo facciamo sapendo che anche qui la miglior difesa è l’attacco, l’innovazione dei processi e l’innovazione dei servizi – ha continuato il Presidente del Gruppo PD in Regione Emilia-Romagna - La crisi e i suoi effetti, i bisogni che genera ci saranno ancora. Lì non basta la tabella di Tremonti a cancellarli. E allora noi abbiamo intenzione,come è risultato chiaro nella relazione, di ribadire, di riconfermare gli elementi fondamentali per la ripresa: dai fondi per lo sviluppo, per la mobilità,  al welfare come fattore di competitività di cui siamo assolutamente convinti. Noi ci metteremo tutto ciò che è possibile: ma certamente sarebbe assurdo lo facessimo da soli. Per quanto riguarda, poi, il secondo punto, vale a dire il tema delle autonomie, noi abbiamo una visione diametralmente opposta rispetto a quella di Tremonti. Noi siamo, anche qui non da oggi, per definire una nuova governance condivisa. Noi siamo per il federalismo vero, fatto in modo da premiare la qualità dell’amministrare. Un federalismo orientato al bene, ai diritti, all’alleanza coi cittadini che devono essere sempre più in grado di misurare le azioni che si intraprendono. Siamo per la responsabilizzazione piena. Siamo per una corresponsabilità del sistema regionale, d tutti i suoi attori. Ci ribelliamo alla continua criminalizzazione dei comuni, ritratti come l’unica fonte di spreco del Paese. I comuni e le province dell’Emilia-Romagna sono una straordinaria miniera di innovazione nei servizi, professionalità, capacità di governo, riconoscimento da parte della gente».

Il nostro impegno: battere la crisi tenendo unito il territorio
«Ricordo solo il parere della Corte dei Conti sull’ultimo esercizio, che ha messo in evidenza la solidità dei conti della Regione Emilia-Romagna, in cui, cito, “l’indebitamento complessivo regionale pro capite risulta tra i meno rilevanti a livello nazionale”.  Forse da questo dato ci si sarebbe potuti aspettare un atteggiamento perlomeno di rispetto verso il nostro bilancio, da parte del Governo: ma così non è stato.
Noi non accetteremo il ridimensionamento necessitato delle aspettative di qualità della vita dei cittadini emiliano-romagnoli. Noi li accompagneremo, dentro ai cambiamenti, fuori dalla crisi.
Battere la crisi, tenere unito il territorio, tenere coesa la società emiliano-romagnola: noi vogliamo andare avanti. Non ci stiamo a cadere nell’invitante tranello di pensare a breve, come fa il Governo, pensando che i conti siano affari solo dei contabili e dei burocrati di Bruxelles. Noi vogliamo esercitare massimamente oggi, nelle difficoltà della crisi, la prerogativa essenziale della politica, quella di scegliere e scegliendo contribuire alla crescita e allo sviluppo armonico di una comunità. La nostra comunità» ha concluso Marco Monari.


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