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Partito Democratico - Emilia-Romagna
  venerdi 19 aprile 2024 Partito Democratico Emilia-Romagna
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Occorre pių sinistra per un'idea forte di futuro

29 giugno 2009

Pubblicato in: Interviste

Il bilancio all'indomani delle elezioni (e dei ballottaggi), le idee e i progetti da portare al Parlamento Europeo e gli spunti di riflessione sulla situazione del Partito Democratico a pochi mesi dal congresso del prossimo ottobre. Questi i temi della serata alla Festa dei Quartieri Reno e Porto, a Bologna, che ha visto protagonista il segretario regionale del Pd e neoeletto eurodeputato, Salvatore Caronna, intervistato dalla giornalista de La Repubblica, Silvia Bignami.

Elezioni
Nell'analizzare i dati bisogna sempre tenere presente che le elezioni sono avvenute in un contesto molto difficile per la sinistra in tutta Europa, pensiamo alla Germania, alla Francia o alla Gran Bretagna. Un arretramento è avvenuto anche nel nostro Paese, certo, segno che c'è un malessere nei cittadini che non va sottovalutato e che analizzeremo nel prossimo congresso.

Emilia-Romagna e Bologna
Tenuto conto della situazione politica, il risultato del Pd nei nostri territori non può che essere definito positivo. La nostra iniziativa politica ci ha permesso di individuare i candidati attraverso le Primarie e di costruire coalizioni che fossero in grado di condividere un programma di governo e non solamente elettorale. Questo ci ha permesso di vincere in tutte le grandi città dell'Emilia-Romagna. Anche a Bologna, dopo la decisione di Sergio Cofferati di non ricandidarsi, abbiamo affrontato una discussione democratica e trasparente che ci ha permesso di presentarci ai cittadini in modo chiaro e coeso. A differenza della destra che ha messo in campo candidature improponibili, incapaci di rappresentare una valida e concreta alternativa di governo.
Per quanto riguarda il voto dato dai cittadini emiliano-romagnoli alla Lega, occorre fare un'attenta analisi e non lasciarsi andare a facili demonizzazioni. La Lega dà un risposta sbagliata a una domanda di sicurezza che sempre più cittadini pongono. Noi dobbiamo intervenire dando risposte forti e adeguate che tengano conto dei diritti di tutti. Il PD è il partito dell'ordine, ma senza una politica di integrazione più capace non si troverà mai una soluzione a questo problema. Occorre integrare i cittadini stranieri che vengono nel nostro Paese, costruendo comunità basate su un comune senso di cittadinanza e sul rispetto reciproco e della cosa pubblica.

L'Europa
Il nuovo PE si insedierà a metà luglio, ma già in questi giorni abbiamo tenuto numerose e proficue riunioni dalle quali è sfociato un nuovo gruppo parlamentare: il PASD (Alleanza Progressita dei Socialisti e dei Democratici), che avrà come presidente Martin Schulz. In questo modo si sono smentite tutte le voci che pronosticavano una difficile collocazione del Pd nello scenario europeo, anzi, proprio lo slancio del Partito Democratico è stato decisivo per la costituzione di questa nuova realtà. Per quanto mi riguarda il mio obiettivo di eurodeputato sarà quello di portare in Europa le esperienze di una terra che ha da sempre saputo coniugare la concretezza dell'amministrazione con i valori di solidarietà, giustizia sociale e libertà.

Il Pd tra le elezioni e il congresso
Il Partito Democratico deve riprendere la sua capacità di rappresentanza, di presenza fisica sul territorio, occorre occuparsi dell'interesse generale senza farsi condizionare dai particolarismi. Dobbiamo essere in grado di aprirci, di parlare con tutte le componenti della società. Io sono convinto che ci sia bisogno di maggiore giustizia sociale, credo che ci sia bisogno di più sinistra, occorre un'idea forte di futuro. Mettere in campo una proposta alternativa, significa cambiare i modelli che fin qui sono stati seguiti. Pensiamo all'ambiente, alle pari opportunità o al mondo della scuola e della ricerca.

Il futuro del Pd
Per il congresso del prossimo ottobre io mi sono schierato a favore del progetto del Pd, perché a mio avviso è l'unico in grado di ridare una speranza ad un Paese che versa in condizioni molto difficili. In questo progetto Pier Luigi Bersani è sicuramente l'uomo giusto per creare un'alternativa alla destra e strutturare una nostra idea di rilancio del Paese.



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