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Giugno: “la posta in palio è molto alta”

11 febbraio 2009

Pubblicato in: Interviste

di Pierpaolo Velonà

A giugno la posta in palio è molto alta: se la destra passa a Bologna dilaga in tutto il Paese". Salvatore Caronna, Segretario del PD dell'Emilia-Romagna, dice "basta al teatrino della politica". E lancia un appello a tutto il centro-sinistra: ai cittadini, del dibattito politicista interessa ben poco, dobbiamo offrire un'alternativa a questa offensiva della destra".

A quale offensiva si riferisce?
C'è una crisi economica e sociale spaventosa che viene sottovalutata dal governo; un attacco eversivo di Berlusconi alla Costituzione; Maroni che vuole imporre il divieto di manifestare in determinati luoghi. E poi il Ddl che consentirebbe ai medici di denunciare i clandestini...

Cosa ne pensa?
È una follia. Bisogna reagire in tutte le sedi: significa che chi ha bisogno di cure le rifiuterà pur di non essere denunciato. Piuttosto serve una buona legge sul diritto di voto agli immigrati

Il suo appello al centro-sinistra non è contraddittorio con la vocazione maggioritaria del PD?
Vocazione maggioritaria non vuol dire autosufficienza. Anzi, lancio un appello a tutte le città della regione dove si vota a giugno.

Prego...
Se ci sono forze disposte a condividere un programma che regga alla prova di governo, il PD è pronto a creare delle coalizioni per proseguire nella direzione riformista che è il marchio di fabbrica della nostra regione

È lo stesso appello che l'ex sindaco di Bologna Guido Fanti ha rivolto al centro-sinistra sotto le Due Torri...
Trovo la proposta di Fanti utilissima per aprire una discussione sui programmi.

La preoccupa il fiorire a sinistra di liste alternative al PD: Pasquino, Monteventi?
Mi preoccupa un certo atteggiamento che c'è a sinistra. Molti preferirebbero una vittoria della destra piuttosto che del PD.

Cosa dice a questi concorrenti?
Che queste amministrative sono decisive per i destini di tutto il Paese. E che il PD è l'unica forza in grado di garantire una reale alternativa alla destra. Senza il PD non si va da nessuna parte.

A Bologna il candidato Delbono è l'uomo giusto?
Delbono è la vera novità di queste amministrative. fa parte di una generazione nuova.

C'è chi vorrebbe una netta discontinuità dalla giunta Cofferati...
Ognuno ha il suo stile. Il problema che Delbono dovrà risolvere non è il rapporto di continuità o di rottura con Cofferati, ma indicare che cosa vuole fare di Bologna nei prossimi 10-15 anni".

Segnali alcune priorità...
Occupazione, rilancio del sistema produttivo di alto livello, ricerca e università. Il tutto mantenendo intatta l'eccellenza dei servizi sociali.

E la sfida sulla laicità? Il caso Englaro ha evidenziato divisioni non da poco anche all'interno del PD: tra l'area laica e quella cattolica...
Sui grandi temi ci sono sensibilità diverse. La sfida del PD, tutt'ora in corso, è offrire una sintesi alta delle posizioni al suo interno. Certo, alla fine bisogna indicare una prospettiva ai nostri elettori...

Come valuta il salto della barricata fatto da alcuni elementi del PD negli ultimi giorni? Il presidente del Quartiere Porto Sergio Palmieri andrà con Cazzola, il sindaco di Grizzana Morandi Carlo Sassi appoggia Guazzaloca...
Sono scelte singole, non vedo un'emorragia.

I candidati sindaco di centro-destra sono avversari pericolosi?
Non sottovalutiamo nessuno e non diamo nulla per scontato. Ma la classe dirigente del centro-destra bolognese ha fallito e si nasconde dietro due candidati che conosciamo bene. Guazzaloca l'abbiamo visto all'opera: sappiamo quello che può dare. Cazzola più che un imprenditore è un venditore: non è così che si crea sviluppo.


Intervista pubblicata su L'Unità-Bologna di mercoledì 11 febbraio 2009


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salvatore caronna |  unità |  bologna |  elezioni 2009 |  pd | 

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