guarda il video dell'intervento del Presidente Vasco Errani::::
I lavori sono stati inaugurati da
Giuseppe Fioroni, Responsabile Organizzazione del PD, con un messaggio di sostegno al Presidente
Giorgio Napolitano, “oggetto di un attacco gravissimo da parte di Silvio Berlusconi, mentre il Paese, al contrario, avrebbe bisogno di unità e coesione per affrontare la crisi”. Il Sindaco di Bologna
Sergio Cofferati ha quindi puntato l’indice contro il Governo, che parla di federalismo, ma nei fatti taglia autonomie e risorse agli enti locali, mentre la crisi si abbatte sui territori. Senza un cambiamento di rotta, ha ammonito, gli enti locali dovranno ridurre sempre più la propria offerta di servizi e assistenza ai cittadini, con tutto i rischi derivanti da un ulteriore deterioramento della coesione sociale.
Successivamente, il Prof.
Carlo Trigilia ha esortato a non considerare i problemi del governo locale solo ed esclusivamente in termini di meccanismi istituzionali e regole di attribuzione delle risorse. Così facendo, ha affermato, si rischia di sottovalutare il fatto che negli ultimi 15 anni l’autonomia politica e finanziaria degli enti locali è cresciuta, ma la loro qualità amministrativa si è spesso impoverita. Ciò è dipeso anche e soprattutto, secondo la sua analisi, da un decadimento della cultura civica e culturale del Paese, che ha portato al fiorire di particolarismi e fenomeni di corruzione, e dall’indebolimento dei partiti, sempre meno efficaci nella selezione delle classi dirigenti. L’antidoto, ha concluso, va cercato proprio in una loro forte riorganizzazione, affinché si rinnovi la capacità di formare e lanciare nuove leve di amministratori, premiando i meriti, le competenze e la qualità politica.
Il Responsabile Enti Locali del PD
Paolo Fontanelli (
leggi la relazione introduttiva su www.partitodemocratico.it) ha di seguito sottolineato l’efficace lavoro del PD al Senato, grazie al quale è stata abbozzata una idea di federalismo fiscale ben diversa dalla devolution inizialmente promossa dalla destra. Come Cofferati, anche Fontanelli ha poi posto l’accento sulla contraddizione di un Governo che si dice federalista, ma taglia drasticamente i fondi per i territori. “La soglia critica è ormai superata”, ha ammonito, e per questo il PD è in procinto di presentare una mozione urgente al Parlamento, per chiedere un intervento straordinario sulla finanza locale che duri fino alla approvazione del federalismo fiscale. In chiusura Fontanelli ha scandito le parole chiave per la campagna elettorale ormai alle porte: valorizzazione del territorio e dell’ambiente, rilancio delle infrastrutture e della mobilità pubblica, intervento articolato, e non confinato alle sole questioni della sicurezza, su immigrazione e disagio sociale, e un grande sforzo in termini di partecipazione e trasparenza, affinché gli elettori dispongano di tutti gli strumenti necessari per conoscere e valutare l’operato dei propri amministratori.
Nella tarda mattinata, tra gli amministratori è intervenuto il Presidente della Regione Emilia-Romagna
Vasco Errani. L’evidente incapacità del Governo di affrontare la crisi – ha affermato – è una grande occasione per il PD, soprattutto se si sarà capaci di evidenziare come i territori, Emilia-Romagna in prima linea, riescono a innovare e pensare al futuro anche in presenza di uno scenario così drammatico. “L’attacco al Presidente Napolitano e la pretesa che i medici denuncino i clandestini non sono solo atti gravissimi – ha dichiarato – ma il segno che il Governo vuole spostare l’attenzione su altri temi, perché sa di non avere risposte credibili contro la crisi”. Ciononostante, ha spiegato, questa incapacità, e la sempre più diffusa tendenza a “scaricare il cerino sugli enti locali”, emergono in tutta la loro chiarezza, anche presso quei pubblici, ad esempio le piccole e medie imprese, che avevano puntato sulla destra, ma ora, oltre al populismo, vedono irrisolti i propri problemi. E qui si apre lo spazio per il PD, che in molti territori, nonostante tutte le difficoltà, continua a investire e a innovare, puntando sulle parole d’ordine, dalla riconversione ambientale alla valorizzazione dei saperi, che tutti gli analisti giudicano fondamentali per uscire in piedi da questo presente. “Noi investiamo, Governo, se ci sei, batti un colpo”: questo dunque il messaggio che deve passare verso l’esecutivo, ma sopratutto nel Paese. Questa evidente capacità di buon governo è infatti il migliore biglietto da visita che il PD può presentare a quella parte maggioritaria del Paese che vuole davvero il cambiamento.
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il resoconto dei lavori su www.partitodemocratico.it
