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Renzi: "Conti in ordine per i nostri figli non perchè ce lo chiedono i capi di Stato"

14 marzo 2014

Pubblicato in: Attualità

"Non teniamo in ordine i conti per fare un favore ai capi di Stato e di governo, ma perchè chi non lo ha fatto in passato ha sbagliato. Poi andiamo in Europa a dire che non siamo li' a farci dare i compiti. Lo dobbiamo ai nostri figli e non ai figli dei capi di Stato. E' come se la nonna portasse i nipoti al ristorante e dicesse 'ora lascio loro un bel conticino da pagare'. Se il 27 maggio non ci saranno gli 80 euro in busta paga, vuole dire che sono un buffone".
Sono queste le parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso del programma 'Porta a porta', parlando del fisco e di Europa e della promessa di far avere in busta paga agli italiani che prendono fino a 1500 euro al mese, un totale di 1000 euro netti in più all'anno.

"Certo che i soldi ci sono - ha spiegato - il punto è dove si mettono, sono anni che la politica allarga il suo raggio di azione e i cittadini pagano. Noi stiamo proponendo un'inversione: la politica stringe la cinghia e ne beneficiano i cittadini. Diamo un piccolo aiuto, ma è la prima volta che succede. Una misura assimilabile a questa fu quella di fatta da Prodi sul cuneo fiscale, ma finì male", ha aggiunto il premier.

Renzi ha poi voluto sottolineare che "chi sostiene che i pensionati pagheranno la manovra, sbaglia. La cosa che stiamo cercando di fare sarà quella di rendere visibile in busta paga il bonus che arriva dalla manovra del Governo. Diranno 'stai facendo un'operazione di marketing'. Sì, anche questo", ha concluso.


Oltre alla questione del fisco, Renzi ha toccato anche il tema del rapporto dell'Italia con l'Europa. "Sono il premier di un Paese che comunica ufficialmente in tutte le sedi", e Renzi ha annunciato che incontrerà a Parigi il prossimo sabato il Presidente della Repubblica Francese, François Hollande e lunedì 17 marzo sarà in visita a Berlino per il vertice intergovernativo italo-tedesco.

"Il capo del Governo rispetta gli impegni presi con l'Europa, punto", ha detto il premier. "Noi dobbiamo rispettare tutti gli impegni con l'Europa, il 3% lo rispettiamo - ha aggiunto - ma l'Italia deve andare in Europa in modo autorevole. Noi diamo gli aiuti, non li riceviamo. Io credo che l'Europa abbia bisogno dell'Italia almeno quanto l'Italia abbia bisogno dell'Europa, ma se voglio provocare dico che è l'Italia ad aver più bisogno dell'Europa. E questa cosa qui me la disse la Merkel quando la incontrai nel luglio scorso".

"L'Europa cambi". E' stato l'ultimatum lanciato da Matteo Renzi, anche nel corso di un convegno alla Camera dei deputati. "Le elezioni europee si giocheranno su una scommessa: dire che le riforme le facciamo noi, che sappiamo benissimo cosa fare. Poi non vi stupite se vi chiediamo di cambiare le regole del gioco. Il governo italiano rispetta tutti gli impegni che ha con l'Europa, ma il più grande impegno è cambiare per far tornare l'Europa vicina ai cittadini".

Renzi ha concluso: "Il governo italiano rispetta tutti gli impegni che ha con l'Europa non solo quello economico, ma vuole mantenere quel sogno degli Stati Uniti d'Europa di Altiero Spinelli che ha visto intere generazioni combattere per valori condivisi".



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