"Il leader M5S nervoso perché i militanti lo hanno costretto all’alzataccia per venire a Roma?
Siamo in presenza di un Grillo in evidente stato confusionale: insulta, non fa parlare, nega un civile confronto. È evidente la difficoltà in cui si trova: messo all’angolo su tutto, senza proposte, non gli rimane altro che ricorrere a quello che sa far meglio: il comico che spara battute a raffica, per coprire il vuoto". Così
Pina Picierno, responsabile Legalità e Sud della segreteria PD, al termine delle consultazioni per il governo con il M5S, del presidente incaricato
Matteo Renzi.
"Un Grillo che si trova a suo agio solo quando parla lui e può decidere tutto lui. Ma la democrazia non è uno spettacolo comico. E il profluvio di insulti e offese che ci ha propinato durante e dopo lo streaming non fanno che confermare quello che oggi ha ammesso ma che sapevamo già: il leader 5 Stelle non è democratico".
“Aveva avuto il mandato di parlare dei problemi del Paese e invece ha dimenticato di non essere più a Sanremo. Lo show è andato in onda, un comizio autoritario pieno di luoghi comuni e di insulti". E' il commento di
Davide Faraone, responsabile welfare della Segreteria del PD.
"L’unica cosa che Grillo aveva a cuore oggi era riaffermare il controllo sul suo movimento, cercando di esorcizzare il pericolo più grande per la sua esistenza politica: le riforme e con esse Matteo Renzi che ne fa la prima ragione della sua azione politica. Gli insulti e l’aggressione sono funzionali ai suoi interessi, purtroppo non a quelli dell’Italia. Grillo fa perdere ancora una volta al suo movimento la possibilità di contribuire al cambiamento del Paese”.