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Partito Democratico - Emilia-Romagna
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Bondoni: "Il Paese ha bisogno di investire in turismo e cultura"

9 gennaio 2014

Pubblicato in: Dichiarazioni

Caro Segretario,
il tuo insediamento è stato caratterizzato da un’ondata di novità apprezzata da più parti ma soprattutto da una  capacità di affrontare, anche a muso duro, i problemi che affliggono il Paese. Anche in questo inizio di anno si comincia a fare la lista delle priorità da affrontare. Io pongo alla tua attenzione un tema che è diventato il ‘Calimero’ nell’agenda politica italiana e che invece rappresenta un asset fondamentale dell’economia: il turismo. Sono consapevole che nella tua esperienza di Sindaco di una delle città più turistiche d’Italia conosci l’importanza, in termini di occupazione e ricchezza economica, che il comparto  produce. Il 10% del Pil nazionale, 2,2 milioni di occupati, il 9,7% della forza lavoro, sono questi alcuni dei numeri che pesano il turismo italiano senza contare i milioni di indotto.

Numeri che potrebbero crescere fortemente visto l'incremento, intorno al 4% annuo (arrivi), del turismo internazionale . 
Io provengo da una terra che ha fatto della cultura dell’accoglienza la benzina del proprio motore economico; gli emiliano-romagnoli sono come direbbe Sennet degli artigiani del turismo, capaci di valorizzare le proprie risorse, di creare prodotti diversificati per un pubblico sempre più esigente e sperimentare nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato. È stata questa la nostra carta vincente!

Oggi tutto ciò non basta! Né per l’Emilia-Romagna, né per le altre destinazioni turistiche italiane. Mercati esteri sempre più competitivi e le difficoltà economiche che attanagliano l’Europa ci costringono a fare i conti con uno scenario globale complesso. I luoghi che vivono e fanno accoglienza sono stati lasciati soli in una battaglia impari che all’estero si combatte a colpi di agevolazioni fiscali per il settore, moderne infrastrutture e facilità di raggiungibilità, finanziamenti statali, promozione imponente.

Il nostro Paese ha un deciso bisogno di investire e credere nei soli settori che nell’ultimo anno hanno avuto minor flessione rispetto a tutte le altre: il turismo e la cultura.

Dobbiamo attrezzarci per affrontare al meglio le sfide del prossimo futuro, una tra tutte quella che si chiama:  EXPO 2015. Siamo fortemente in ritardo!
Non mi sembra che si stia lavorando in questi termini, le ultime lampanti dimostrazioni solo per fare qualche esempio, sono l’aumento dell’Iva e dei pedaggi autostradali. Senza poi parlare dei ritardi accumulati per l'attuazione delle politiche per il turismo  del precedente governo ( Reti di impresa, rifinanziamento buoni vacanze, alta formazione).

È vero qualche segnale positivo si è visto: i contratti di sviluppo e la deducibilità dell'IMU per i beni strumentali, la proroga dei termini per l’adeguamento antincendio delle strutture alberghiere. Tutto ciò ancora non è sufficiente. Perdiamo ogni giorno quote di competitività, può mai essere possibile che nelle classifiche per entrate da turismo internazionale siamo posizionati dopo Macao? E' stato annunciato da diversi mesi un decreto per il turismo ma ancora non si è visto nulla. I nostri operatori, le categorie, gli enti locali ne hanno bisogno come il pane.

Dobbiamo attrezzarci per estendere alle strutture ricettive le agevolazioni fiscali previste per la ristrutturazione delle abitazioni; la trasformazione dell'imposta di soggiorno in contributo di scopo per il turismo; un Fondo nazionale per il turismo; la definizione di nuove norme in materia di concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo per risolvere i problemi aperti e cogenti.
La riflessione deve partire  a livello governativo certo, ma anche all’interno del nostro Partito. In passato alcuni punti (vedi conferenza nazionale PD del turismo) erano stati messi nero su bianco, rappresentavano una proposta seria per innovare e rilanciare il settore. Non c’è stato seguito e lo ritengo un grave errore.

Riprendiamo da quanto di buono è stato fatto allora e rimettiamoci al lavoro da subito. Sono convinta che possiamo, con il contributo di tutti noi che quotidianamente viviamo i disagi degli operatori del settore, affermare una nuova stagione per il turismo italiano e rimettere in moto quella macchina strepitosa che rappresenta.
Mi auguro che metterai in agenda anche questo importante tema di discussione.
Non possiamo permetterci di perdere altro tempo.
Un cordiale saluto.

Marcella Bondoni
Responsabile Turismo PD Emilia-Romagna




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