La responsabile Scuola del PD dell'Emilia-Romagna, Ilenia Malavasi commenta i nuovi inserimenti nell'organico regionale per il prossimo anno scolastico. Ci saranno 822 insegnanti in più, assunzioni "necessarie per garantire la qualità della scuola nell'intero territorio regionale".
E' di questi giorni la notizia che il Ministero dell'Istruzione, a fronte delle richieste dell'Ufficio Scolastico Regionale, della Regione Emilia Romagna e dei sindacati, ha autorizzato
l'istituzione di 129 nuovi posti aggiuntivi di personale docente da destinare alle scuole terremotate dell'Emilia, ai quali si aggiungono altri 190 posti in organico di fatto per far fronte alle criticità delle altre scuole della Regione.
Non possiamo che esprimere come Partito Democratico il nostro plauso per queste ulteriori assegnazioni, che riteniamo necessarie per garantire la qualità della scuola nell'intero territorio regionale. La nostra popolazione scolastica aumenterà infatti più di ogni altra regione con i suoi 8.500 studenti, un aumento pari all'1,77% contro una media nazionale del 0,39%. A questo dato si aggiunge che in Emilia Romagna il rapporto alunni-classe è di 21,5 a fronte di una media di 20 e aumentano gli alunni con disabilità che saranno 592 in più dello scorso anno.
Queste nuove assegnazioni sono il frutto di un lavoro congiunto delle istituzioni e delle forze sindacali, che insieme, da Bologna a Roma, hanno lavorato, dimostrando grande attenzione alle problematiche della scuola del nostro territorio.
Per il prossimo anno scolastico in Emilia Romagna i posti nell'organico di diritto sono 38.454 (172 in più dello scorso anno), che diventano 41.154 posti docente in organico di fatto (comprensivi dei posti derivanti da spezzoni di orario) e 3.224 posti di sostegno, cui andranno a sommarsi i posti in deroga.
Di questi 41.154 fanno parte anche i 129 posti assegnati alle scuole terremotate e 693 posti per fare fronte alle criticità delle altre scuole della Regione, tanto che
saranno 822 gli insegnanti in più in Emilia Romagna.
Ora non ci resta che attendere l'assegnazione dei posti in deroga per i docenti di sostegno e il quadro definitivo dei dirigenti, auspicando tempi stretti al fine di dare continuità al personale alla scuola e certezza agli studenti e alle loro famiglie per garantire l'avvio regolare del nuovo anno scolastico, una scuola che oggi ha bisogno di certezze e stabilità dopo i tanti tagli subiti.
La notizia del Ministro Carrozza di voler assumere 15.000 docenti a settembre e 44.000 nel prossimo quadriennio segna la ferma volontà di questo Ministro di voler ridare dignità alla scuola, con un piano triennale di immissioni in ruolo del personale precario che fa ben sperare. Per una buona politica economica dell'intelligenza servono risorse adeguate, investimenti sul diritto allo studio per sostenere gli alunni meritevoli e forme contrattuali agevolanti per l'accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani, segnali che ritroviamo nei decreti di questo governo, sia nel dl lavoro, con incentivi alle assunzioni stabili, agevolazoni per gli under 30 e risorse per finanziare tirocini e alternanze scuola-lavoro, sia nel dl del fare con 30.000 borse di studio per universitari meritevoli e risorse per edilizia scolastica, a dimostrazione di quanto l'investimento sul sapere sia strattemente connesso con la lotta alla dispersione scolastica e alla disoccupazione giovanile.