Anche nel nostro territorio parte la mobilitazione, organizzata dal Partito Democratico dell'Emilia-Romagna e dalla Conferenza Regionale delle Donne democratiche, per raccogliere le 5mila firme necessarie a dare l'avvio all'iter legislativo per l'emanazione di una legge regionale di iniziativa popolare sulla violenza di genere (Norme per la creazione della rete regionale contro la violenza di genere e per la promozione della cultura dell’inviolabilità, del rispetto e della libertà delle donne).
Si potrà infatti firmare già sabato mattina 13 aprile al banchetto allestito nel centro storico di Imola e lo stesso giorno, dalle 9 alle 19, in tutti i 15 seggi delle primarie per la scelta dei consiglieri comunali PD per iniziativa della Conferenza Donne PD Territoriale.
Tra i punti importanti, figura la creazione di una rete locale, composta da Prefettura, Provincia, Comune, Tribunale, istituzioni pubbliche e associazioni del privato sociale (Case e centri antiviolenza), forze dell’ordine, il cui coordinamento - spiega - è affidato alla Prefettura e agli Enti Locali, la promozione di iniziative di carattere culturale all’interno delle scuole e di attività formative, finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro di donne maltrattate, promuove programmi e interventi di prevenzione e cura rivolti agli uomini autori di violenza.
Un punto di arrivo e un punto di partenza - afferma Paola Lanzon, Coordinatrice della Conferenza delle Donne PD territoriale - che raccoglie l'esigenza - segnalata da tutte le battaglie delle donne in questi anni - di dare una risposta istituzionale e politica ad un tema, quello della violenza alle donne in tutte le sue forme, non più rimandabile per la politica e per la coscienza collettiva. Il ruolo delle isituzioni è anche questo e cioè quello di rendere concreto e riconosciuto un tema, un problema, un'esigenza dell'intera collettività o di parte di essa.