Dichiarazione della responsabile Scuola del PDER, Ilenia Malavasi. sulle iscrizioni per l'anno scolastico 2013/2014. In Emilia-Romagna prevalgono gli istituti tecnici e professionali, grazie alla rete con le imprese costrutia grazie agli investimenti mirati della Regione.
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In Emilia-Romagna sono 111.926 le iscrizioni online alle prime classi della scuola primaria e secondaria di I e II grado per l'anno scolastico 2013/14, di cui 38.075 alle scuole elementari, 36.525 alle medie e 37.326 alle superiori.
Per quanto riguarda queste ultime, è interessante notare la distribuzione nei diversi tipi di percorso, che vede scegliere nel 42,6% (+0,4 % rispetto all'anno precedente) dei casi un liceo, nel 25,1% (+0,1%) un tecnico e nel 22,3% (-0,5%) un professionale. La nostra Regione infatti è la regione con la più alta percentuale di scelta per i professionali, la quarta per i tecnici e la terzultima per i licei. Una distribuzione molto simile a quella dello scorso anno, che continua a evidenziare come in Emilia-Romagna il dato dei tecnici e dei professionali sia sopra la media nazionale, a differenza di quella dei licei. Un dato dunque in controtendenza rispetto al Paese, che vede un ragazzo su due andare al liceo, in particolare ai licei scientifici, con una forte crescita dei licei linguistici, che crescono anche nella nostra regione. Si registra dunque una attenzione alle lingue, alle conoscenze informatiche e scientifiche e agli indirizzi tecnico-professionali che hanno una maggiore affinità con il proprio territorio e il proprio contesto economico. In Emilia-Romagna infatti il settore che ha più appeal è quello degli indirizzi che hanno a che fare con le ICT e le tecnologie per le smart communities (19,3%), seguito dal settore chimico con il 4,9% e dal settore agrifood con il 4,2% delle scelte, dati in tutti i casi molto al di sopra delle medie nazionali.
Questi risultati premiano le nostre politiche regionali che in questi anni hanno investito molto sull'istruzione tecnico-professionale, su un nuovo sistema di istruzione e formazione professionale, su una rete politecnica d'eccellenza, nonchè sulla creazione di poli tecnico-professionali che devono vedere un rapporto sempre più sinergico con le imprese. Una direzione giusta nella quale è necessario continuare a lavorare per costruire reti del sapere flessibili, fondate sulle capacità e sulle competenze che sappiano dare risposte efficaci ai bisogni formativi dei nostri ragazzi e un sicuro sbocco occupazionale".
