«Mi pare che ancora una volta l'Emilia-Romagna abbia dato una bella prova di partecipazione al Paese. Il 15% dei votanti viene da questa regione. Merito delle primarie, che si sono confermate un formidabile strumento di democrazia».
Così il segretario regionale del PD,
Stefano Bonaccini, comincia il suo commento al voto di domenica
Merito di questo nostro popolo o dell'apparato del partito democratico?«Merito degli emiliano-romagnoli. Merito di Bersani che le ha rese competitive, e di Renzi che ci ha creduto. Ma merito anche dei 15mila e passa volontari impegnati per questa consultazione, che hanno fatto vedere a tutti cosa significa un partito organizzato».
Il centrodestra sembra invidiarvi. A Bologna ieri giovani del Pdl hanno occupato la sede del partito per avere le primarie.«Chi crede nella democrazia e nella buona politica dovrebbe trarre lezione dale nostre primarie. A cominciare da Beppe Grillo, che si riempie la bocca della democrazia poi non le permette».
Bersani ha vinto ma non ha stravinto...«In Emilia-Romagna ha vinto in tutte le province e ha staccato di undici punti Renzi. Non mi sembrano pochi, con cinque candidati in lizza».
Renzi è andato meglio nelle regioni rosse e nelle roccaforti bersaniane. Significa che sul rinnovamento in queste realtà il PD è in ritardo?«Anche in questo caso registro che in Emilia-Romagna le cose sono andate diversamente dalla Toscana, dall'Umbria e dalle Marche, dove al primo turno ha vinto Renzi. Nella "roccaforte" di Imola
ci sono comunque 5-6 punti di vantaggio per Bersani, anche se una riflessione sull'ottimo risultato ottenuto dal sindaco di Firenze andrà fatta. A Modena e in altre realtà, più che di successo nelle roccaforti bersaniane, direi che Renzi ha saputo attirare i maggiori consensi
nelle zone tradizionalmente più "bianche", come la montagna o il distretto ceramico».
Pare che siano parecchi gli elettori del centrodestra che sono andati a votare Renzi alle primarie, in tutta la Regione.«E vero, segnalazioni di questo tipo ne abbiamo avute parecchie. Da quel che sappiamo ci sono stati anche inviti espliciti di esponenti di Pdl e Lega ai propri elettori a votare, e votare Renzi. Io comunque voglio credere che si tratti di cittadini che hanno cambiato opinione e mi auguro che chi ha firmato il manifesto del centrosinistra poi voti per noi anche alle elezioni politiche. Per essere ancora più esplicito: voglio sperare che non si tratti di un elettorato di comodo per Renzi, ma di consensi conquistati dal centrosinistra».
Per il ballottaggio di domenica i renziani chiedono la massima apertura verso chi non ha partecipato al primo turno.Il presidente della Commissione nazionale di garanzia, Luigi Berlinguer, ha precisato che bisogna avere un motivo per partecipare al secondo turno senza aver votato al primo; che serve una valida giustificazione. Io mi riconosco in questa sua precisazione».
Come finirà domenica 2 dicembre?«Io credo che finirà come è finita in Francia quando Hollande è diventato il candidato socialista alla presidenza»