La responsabile scuola del PD dell'Emilia-Romagna Ilenia Malavasi commenta la decisione del Comune di Bologna sullo studio di fattibilità per l'istituzione di una fondazione per la tutela delle scuole dell'infanzia.Ha creato tanto rumore e tante prese di posizione la decisione del Comune di Bologna di uno studio di fattibilità per l'istituzione di una Fondazione all'interno di una riflessione seria e consapevole della necessità di tutelare il nostro sistema delle scuole dell'infanzia. E' una situazione difficile quella evidenziata dall'Assessore Marilena Pillati che sta lavorando per dare risposta il prossimo settembre a 465 bambini in lista d'attesa. C'è bisogno della responsabilità di tutti coloro che credono come noi che la scuola dell'infanzia sia un “diritto” acquisito e una parte fondamentale del nostro sistema educativo per la crescita dei nostri figli.
Oggi i Comuni, Bologna in primis, si trovano in una situazione drammatica con blocco del turnover, limitazione del numero delle assunzioni e Patto di stabilità interno del personale che li mette nell'impossibilità dal 2013 di assumere personale a tempo determinato, necessario a mantenere un sistema scolastico efficace. Stiamo lavorando nelle sedi parlamentari per togliere questi vincoli e permettere ai nostri Comuni di trovare la risposte migliori del Paese. Chiediamo al Ministro Profumo di farsene carico, visto che proprio martedì scorso a Bologna ha sottolineato l'importanza delle scuole dell'infanzia. Dobbiamo lavorare a Roma, ma al tempo stesso nei territori, per provare a trovare le soluzioni migliori.
In Emilia-Romagna c'è un sistema educativo pre-scolare di eccellenza, fatto di un sistema integrato misto che dà risposta al 30% per i nidi e ad oltre il 90% per le scuole materne. Di questo oltre 90%, lo Stato copre solo il 47% della domanda e il restante 53% è a carico degli Enti locali e del privato convenzionato e non.
E' evidente quanto gli Enti locali si siano sostituiti allo Stato nell'erogazione del servizio investendo nell'educazione come leva fondamentale per la crescita degli individui e per la coesione sociale del nostro territorio. E' assurdo che oggi lo Stato ci impedisca anche di svolgere quelle funzioni su cui esso stesso è mancante!
Dobbiamo quindi lavorare insieme, Comuni, forze politiche e sindacali per garantire la tenuta dei servizi e i diritti dei bambini, convinti che il pubblico non debba rinunciare né a svolgere processi di programmazione scolastica né a erogare e gestire servizi, continuando a essere una delle parti fondamentali del sistema integrato.
Partendo da questo presupposto, lavoreremo cercando le massime convergenze possibili, valutando ogni strumento possibile per far fronte a questa emergenza e continuare a mantenere qualità del servizio e universalità della risposta.
Lavoriamo insieme senza la paura di soluzioni precostituite che non ci sono, consapevoli che stiamo lavorando per garantire servizi e lavoro. Il Ministro non si senta però libero da impegni perchè in Emilia-Romagna ci sono amministrazioni serie e responsabili, lo Stato deve dare risposte. Finchè tutti non crederemo nell'importanza della scuola dell'infanzia, il Paese ne uscirà perdente.