Sono due le questioni al centro di una risoluzione che il consigliere regionale
Stefano Bonaccini ha firmato, insieme ai colleghi del gruppo PD e ai gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa, affinché il Governo affronti il problema del fotovoltaico con determinazione: «esprimere al Governo la propria contrarietà al ridimensionamento degli incentivi per il settore fotovoltaico e sottolineare con forza la necessità di porre al centro dell’agenda del Paese la questione energetica e la connessa elaborazione di un Piano Industriale Nazionale».
Il consigliere regionale Bonaccini ricorda l’attenzione della Regione sui temi energetici, sottolineando che «il Secondo Piano Energetico della Regione Emilia-Romagna punta sul risparmio energetico e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili mirando ad una produzione che, partendo dai circa 1.150 attuali, arrivi tra i 2.200 ed i 2.790 Mw nel 2014 ed a 6.550/7.960 nel 2020»; e mettendo in luce come «a tale fine, dopo l’obbligo di installazione del fotovoltaico nei nuovi edifici ed una serie di bandi per le imprese, nel febbraio scorso la Regione ha stipulato un Accordo con ANCI E-R per portare avanti congiuntamente con i Comuni le azioni previste dal Programma triennale».
«Tali risultati – si legge nella risoluzione - potrebbero essere messi in discussione da scelte nazionali disincentivanti troppo repentine e non contestualizzate in una programmazione energetica di lungo periodo ed un preciso Piano Industriale». «Lo stesso ragionamento - aggiunge Bonaccini - vale anche per gli incentivi destinati agli impianti a biomasse, compresi quelli a biogas, che devono essere differenziati privilegiando gli scarti di produzione. Occorre poi insistere affinché la programmazione e localizzazione degli impianti abbiano il consenso dei Comuni e dagli enti territoriali interessati. Cosa che oggi non avviene.
Siamo contrari ad una riduzione degli incentivi e comunque, se fatta, deve avvenire con gradualità per far sì che l’occupazione del settore possa essere salvaguardata e permettendo alle Regioni di portare avanti le programmazioni energetiche di emancipazione dalle fonti fossili e dalla dipendenza straniera. E’ inoltre evidente che l’Italia ha bisogno di contestualizzare il tema del fotovoltaico all’interno di un Piano Industriale Nazionale», conclude Bonaccini.
