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Partito Democratico - Emilia-Romagna
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Destinazione Italia: incontri con il Paese che vuole ripartire

23 febbraio 2012

Pubblicato in: Iniziative pubbliche

“Sarà un viaggio in Italia per incontrare le persone e parlare dei problemi, delle opportunità e della voglia di riprendere il cammino per il bene del Paese”. Così il segretario del PD Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa di presentazione di “Destinazione Italia, incontri con il Paese che vuole ripartire”.

“Il tema sociale continua ad essere molto acuto – ha dichiarato Bersani – perché dalla crisi non ne siamo usciti e di questo ci deve essere piena consapevolezza. C'è una recessione in atto e occorre dare soluzioni alle preoccupazioni della gente sia per quanto riguarda il lavoro che non c'è o è precario, sia per i redditi che si stanno assottigliando sempre di più. Dare risposte alla crisi industriale e alle diffocoltà delle Piccole e medie imprese che vivono sul filo del rasoio per la mancanza di pagamenti e di credito. L'Aquila non va dimenticata e lo stesso vale per le zone alluvionate e per le situazioni più precarie.

Il PD ci "mette la faccia" rispetto all crisi del Paese. “Vogliamo interpretare i problemi del Paese partendo dal concreto. Aiuteremo questo governo rispetto al quale abbiamo preso un patto di lealtà che non verrà meno".

“Il governo Monti deve durare fino alla fine della legislatura cercando di fare in modo che la politica riesca a creare dei canali di comunicazione tra i disagi e il governo. Perché sotto la pelle di questo Paese ci sono dei problemi seri e, tra questi, c'è un problema di tenuta. Il PD non va in vacanza".


Guarda la conferenza stampa di presentazione:




Liberalizzazioni.
Bersani ha voluto chiare la posizione del PD in merito al decreto sulle liberalizzazioni in discussione al Senato. “In realtà se si guarda meglio non è equilibrato dire che ci sia stata una marcia indietro. Sulle assicurazioni e sulle banche ci sono stati passi avanti. Non ci sono solo passi indietro anche se noi avremo auspicato qualche sforzo in più sulle professioni, sull'energia, sulla benzina e sui farmaci. Comunque la discussione non è ancora finita”.

RAI.
“Non so che cosa Berlusconi abbia detto ieri a Monti sulle frequenze Tv e sulla Rai. Io penso che bisogna intervenire perché è un oggetto industriale di proprietà pubblica che va riorganizzato riparlando di governance. Altrimenti il PD non partecipa. Altri si prendano la responsabilità”. Cosi' Pier Luigi Bersani ha ribadito la necessità che l'esecutivo intervenga sulla Rai.

PD e il governo Monti.
"Io Monti lo vedo oggi, ma non gli parlerò della Rai come Berlusconi. Gli parlerò di lavoro. Qui si vede quali sono le preoccupazioni principali di una forza politica".

“Il PD ha stretto un patto di lealtà che non verrà meno, questo Governo deve durare fino a fine legislatura. Il PD non è alternativo a Monti ma alla ricetta di una destra liberista e populista. Non chiedo al Governo di fare il cento per cento di quello che faremmo noi ma oltre l'emergenza c'è il futuro e la politica deve prendersi le sue responsabilità. Ho grandissima stima per Monti credo che l'Italia debba però attrezzarsi ad una democrazia che funzioni e che respiri con due polmoni e ribadisco che dopo Monti non ci sarà il Cencelli”.

Riforma del lavoro.
“Ieri il ministro Fornero ha detto cose sensate ma è da molti giorni che sento dire che si possono fare le riforme senza l'accordo. Attenzione non sto parlando di Cgil, come si continua a dire, ma di un accordo tra governo e parti sociali in un momento di recessione. Difronte a una fase di difficoltà il liberi tutti può essere un problema per l'Italia non per il PD, il Governo o la Cgil”.

“Io chiedo che si cerchi in ogni modo un'intesa, poi può anche non riuscire ma vorrei che tutti ci provassero. Se non c'è l'accordo il PD ha detto che sosterrà Monti fino a fine legislatura ma che su ogni problema sosterrà la sua posizione. Il tavolo lavori in pace e il Governo cerchi ogni possibilità di intesa innovativa. Noi siamo pronti a metterci tutta la coralità per una buona riforma”.

Manifestazione Fiom.
“C'e' una regola generale per la quale il PD non aderisce a manifestazioni ma è presente dove ci sono manifestazioni organizzate che hanno una piattaforma compatibile. Certo non partecipiamo a manifestazioni contro Monti”. Cosi' Pier Luigi Bersani ha spiegato di non avere preclusioni rispetto alla partecipazione di esponenti PD al corteo della Fiom.

“Vedremo la piattaforma, ne discuteremo in segreteria, e vorrei ricordare che andiamo anche ai convegni degli ordini professionali”.

“Al ministro dell'Industria vorrei però chiedere se è vero quel che si dice di Pomigliano, ovvero di discriminazioni verso appartenenti ad un sindacato. Questo non va, in tutta Europa c'è una clausola antidiscriminazione”. In ogni caso pur partecipando a manifestazioni altrui, ha concluso Bersani, “il PD ha la sua piattaforma”.
                                                                                         

                                                          Destinazione Italia



C’è un’Italia che vuole ripartire e riprendere il cammino. Il Partito Democratico si muove per andarle incontro, prenderla per mano.

Il nostro Paese ha vissuto un passaggio difficile. Gli interessi personali dei principali rappresentanti del centrodestra, gli egoismi, il populismo e il pressappochismo lo hanno spinto sull’orlo del baratro. La battaglia del PD è stata decisiva per arrivare alle dimissioni di Berlusconi e alla nascita del governo Monti. Il Pd assicura un sostegno leale al governo tecnico per uscire dall’emergenza, a cominciare dalle iniziative che abbiano come asse di sviluppo gli enti locali, la green economy, il Mezzogiorno.

Dopo la fase di transizione resta davanti a noi il progetto di più lungo periodo della ricostruzione del Paese, da fondare sugli assi del lavoro e dell’equità. Il Partito Democratico si mette a disposizione come la forza attorno alla quale si può costruire la riscossa civica, insieme a tutti i partiti, le forze sociali, le persone impegnate nella società civile, gli elettori che sono interessati a questo compito.

Destinazione Italia, dunque, perché l’Italia, con le sue potenzialità, le sue risorse, i suoi problemi e la sua complessità, è il punto di partenza del nostro viaggio. L’Italia prima di tutto, questa è la nostra stella polare. L’Italia bene comune.

La bussola che ci guiderà in questo percorso sarà rappresentata da tutte le esperienze, le forze, le persone, che contribuiscono a mandare avanti il nostro Paese, a dargli fiducia, dignità e speranza.

Una nuova mappa dell’Italia con al centro le persone in carne e ossa e i principi della responsabilità, della solidarietà e della fiducia all’opera in esperienze concrete. Noi intendiamo riportare l’Italia alla sua dignità, al suo buon nome, al posto che merita in Europa e nel mondo. Questo si può fare solo con il concorso di tutte le energie positive del paese. Sarà questo il senso e l’obiettivo del nostro viaggio.


Cinque riforme per una buona politica
- Una nuova legge elettorale
- Riduzione del numero dei parlamentari
- Una legge sui partiti
- Un parlamento più efficiente
- Tagli ai costi della politica


fonte: http://www.partitodemocratico.it


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