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Bonaccini, Costi e Vecchi: "Nuova legge sulla semplificazione, alleggerita la vita di cittadini e imprese"

7 dicembre 2011

Pubblicato in: Regione Emilia-Romagna

L'Assemblea legislativa ha approvato ieri, con il solo voto contrario della Lega Nord, la legge "Misure per l'attuazione degli obiettivi di semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale. Istituzione della sessione di semplificazione", relatrice Anna Pariani (PD). A darne notizia sono i tre consiglieri regionali del PD di Modena Stefano Bonaccini, Palma Costi e Luciano Vecchi.

«L'obiettivo - spiegano i tre consiglieri del PD - è la semplificazione delle leggi e dell'attività amministrativa, evitando però ogni deriva deregolativa, oltre alla sburocratizzazione della vita di cittadini e imprese».
«La nuova legge è un segnale di modernità che va nella direzione di alleggerire passaggi e obblighi per le imprese e per i cittadini nella loro relazione con le Pubbliche Amministrazioni - spiegano Bonaccini, Costi e Vecchi - Saranno di più i casi in cui varrà il silenzio assenso per le aziende. Si prevede poi la parziale restituzione degli oneri versati per un procedimento, se i tempi vanno oltre i termini a causa della pubblica amministrazione, che non potrà più richiedere documenti già in suo possesso».
«La legge è frutto di una concertazione e un lungo confronto con le parti sociali e gli enti locali ed è la prima del genere in Italia. Tra i suoi primi effetti c'è che la novità per cui ogni nuova richiesta di costi per adempimenti burocratici dovrà essere sostitutiva e non aggiuntiva. Con la nuova legge sulla semplificazione la Regione si impegna anche ad allargare la platea dei casi in cui varrà la regola del silenzio assenso per le aziende senza far venire meno il dovere dei controlli. Inoltre, le imprese certificate si vedranno riconoscere agevolazioni di natura amministrativa e burocratica».

Cosa cambia
Diverse le novità previste dalla legge regionale, a partire dal divieto per tutti gli enti locali di inserire nuovi costi per gli adempimenti burocratici necessari, se non in sostituzione di oneri già esistenti. In sostanza, ogni nuovo adempimento potrà essere chiesto a un cittadino o a una impresa, per esempio in seguito ad una modifica normativa, solo se questo prenderà il posto di uno vecchio.

Gli altri punti fondamentali della legge riguardano poi il monitoraggio permanente delle norme regionali, la cui adeguatezza sarà verificata costantemente. Ad un'unica sessione dedicata dell'Assemblea legislativa viene, infatti, affidato il compito di adottare le misure utili a snellire le diverse norme mentre a tutti i progetti di legge - che possono avere ricadute dirette sulla vita dei cittadini e delle imprese e sul funzionamento della pubblica amministrazione regionale e locale - saranno applicati meccanismi di valutazione preventiva degli effetti, secondo la disciplina dell'Analisi di impatto della regolamentazione (Air) introdotta dalla legislazione statale e prevista dallo Statuto regionale. Saranno inoltre introdotte, in tutti gli atti normativi, clausole di valutazione dei costi e dei benefici.

Per quanto concerne la semplificazione dei procedimenti amministrativi, la nuova legge prevede, tra l'altro, la parziale restituzione degli oneri versati per un procedimento se i tempi di questo si prolungano oltre i termini a causa della pubblica amministrazione; un maggior potere sostitutivo della Regione nei confronti degli Enti locali; la piena applicazione degli istituti di semplificazione relativi alla disciplina statale della conferenza dei servizi e del silenzio-assenso; il divieto di chiedere a persone e imprese certificati e documenti già in possesso della pubblica amministrazione.



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