Non c'è stata nessuna risposta alla crisi. C'era da prevederlo, anzi era assolutamente scontato. Berlusconi ha parlato alla Camera davanti ad una platea semi deserta, sorretto da applausi telecomandati e annunciando che tutto va bene e non esistono alternative. Parole vuote che significano che per l'ennesima volta, il premier è distante dalla realtà e non vuole farsi carico dei problemi che la crisi ha prodotto.
Per Berlusconi, la bocciatura del governo sul Rendiconto generale dello Stato è stato solo un “incidente parlamentare” alimentato in maniera “forzata e strumentale” dall'opposizione. Ciononostante, forse per la prima volta nella sua vita, il presidente del Consiglio si è scusato pubblicamente.
Quindi i soliti falsi elogi alla politica dell'Esecutivo e la lotta contro la strategia del pessimismo. “Fare un passo indietro? Mai come adesso potremmo accondiscendere a questa richiesta” ha ribadito il premier.
“Vedo nero, vedo l' incancrenirsi della situazione per l' assenza di risposte da parte di Berlusconi alla crisi e l'avvitamento di una crisi che pesa sulle spalle degli italiani”. Questo è stato il primo commento al discorso di Berlusconi fatto dal vicesegretario del PD Enrico Letta, intervenendo a SkyTg24.
“Quelle di Berlusconi - ha detto Letta - sono parole che confermano la volontà di non farsi carico di un problema, confermano che questo governo non ce la fa, perché
la bocciatura del Rendiconto non è stato un incidente di percorso. Il problema è la quotidianità dell'azione di governo”.
“Berlusconi - ha proseguito il vicesegretario del Pd - ha evocato solo degli spauracchi:
se non ci siamo noi c'è lo spauracchio delle opposizione, c'è lo spauracchio della crisi. Ma non c'è stata nessuna risposta alla crisi profonda che ha colpito l'Italia in questi mesi. A questa crisi Berlusconi risponde
io rimango qui”.
Per il vicesegretario Letta, Berlusconi ha pronunciato una frase infelice sul Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Berlusconi ha detto che Napolitano non deve far politica. Invece il Presidente della Repubblica non è solo il massimo arbitro, infatti se l' Italia non è esplosa è grazie a lui”.
“Le opposizioni sono unite e questo smentisce le parole di Berlusconi: l'aula vuota a dimostrato che Berlusconi è solo con i suoi. La sua credibilità non c'è più. Quello di oggi è stato il discorso della disperazione e della sopravvivenza. Berlusconi chiama le elezioni a marzo anche perché il governo non ha i numeri se non attraverso i voti di fiducia”.
“Da parte nostra, le opposizioni unite rappresentano la base per l'alternativa”.
Fonte
beta.partitodemocratico.it