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Caso Romano, Pignedoli:"Mai vista tanta disinvoltura nelle nomine"

28 settembre 2011

Pubblicato in: Attualità

Allegati 1 - Interrogazione su enti vigilanti
2 -
Interrogazione nomine

Mentre la Camera si sta predisponendo per votare la mozione di sfiducia al Ministro Romano, al Senato la senatrice Leana Pignedoli, capogruppo del PD in commissione agricoltura, ha presentato, come prima firmataria, due interrogazioni nelle quali si chiede conto al Ministro stesso del suo operato rispetto alle nomine degli Enti vigilati dal ministero dell'agricoltura.

Mai si è vista tanta disinvoltura nel nominare persone al vertice degli Enti in barba ad ogni logica di professionalità e competenze in un momento in cui questo paese avrebbe bisogno più che mai delle sue risorse migliori – sottolinea la Pignedoli.
Il Ministro dell'agricoltura nomina persone in larga parte del proprio entourage di partito e territoriale (la Sicilia). Romano, dopo aver dichiarato nella prima audizione in Senato di voler procedere ad una operazione di trasparenza, di voler predisporre un piano di valutazione di efficienza del sistema degli enti per poi procedere ad un riordino in tempi brevi, cosa fa in realtà ?

Nella seconda metà di agosto, mentre il Parlamento è impegnato nella manovra finanziaria il Ministro procede, a tambur battente, alla nomina del presidente di AGECONTROL (organismo di controllo di Agea) ed individua Massimo Dell'Utri da Caltanisetta, già uomo dell'UDC di Cuffaro sconfitto a suo tempo nella disputa per la presidenza della provincia di Caltanisetta poi recuperato nel 2003 ai vertici di Irfis, istituto di Mediocredito Regionale controllato dal Banco di Sicilia (76 per cento) e dalla Regione Sicilia ( 21 per cento).

Ai vertici del SIN poi (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) trasformato da srl in spa (per ragioni non ancora esplicitate) vengono eletti presidenti Domenico Pecoraro e vice presidente Concetta Vindigni già presidente della provincia di Ragusa candidata in quota UDC alle regionali del 2006 e alle europee del 2009, senza mai ottenere i voti necessari per ottenere un seggio, ora esponente PID e nel 2010 insieme all'intero CDA di ATO Ambiente Ragusa raggiunta da un avviso di garanzia per assunzioni facili e destituita dall'assemblea dei sindaci con voto di 11 sindaci su 12.

A BUONITALIA il ministro nomina come liquidatore il fratello dell'onorevole Francesco Stagno D'Alcontres, Alberto Stagno D'Alcontres di Messina, ordinario di Diritto Commerciale è salito agli onori delle cronache in quanto Amia Rifiuti di Palermo gli avrebbe accordato assieme all'avvocato Bartolomeo Romano, il pagamento di una superconsulenza legale di 15 milioni di euro. Sarà il tribunale fallimentare a decidere se hanno diritto a ricevere questo considerevole importo.
Sempre negli ultimi giorni di agosto continua la Pignedoli - in ISA (Istituto sviluppo agroalimentare) insieme all'on. Decio Terrana del PID consigliere regionale di Agrigento dal 2006 al 2008, poi successivamente premiato con una consulenza presso la stessa Regione Sicilia, il Ministro promuove al ruolo di amministratore delegato dell'ente Annalisa Vessella consigliere regionale in Campania dal 2010 in quota UDC, ora passata al PID assieme al marito il deputato Michele Pisacane coordinatore del partito di Romano in Campania.

Procede poi imperterrito il Ministro alla nomina di presidente del CRA, il maggior ente di Ricerca in agricoltura, (1400 ricercatori) Domenico Sudano coordinatore provinciale del PID di Catania, condannato a un anno e 5 mesi, (pena sospesa) in merito ad un concorso per primario ospedaliero. Un ruolo quello di presidente CRA che la legge prevede "venga scelto tra personalità di alta qualificazione scientifica e professionale nei settori in cui opera l'ente". Dal curriculum di Sudano, al di là delle numerose cariche politiche istituzionali, unica qualifica professionale, insegnante di francese di scuola superiore, dunque palesemente privo dei requisiti richiesti.
Sarà ancora una coincidenza ma anche il presidente di Oiga (osservatorio imprenditore giovanile in agricoltura) appena rinnovato, pure lui, Giuseppe Alonzo di Palermo .

Così la maggioranza voterà la fiducia ad un Ministro che in soli 6 mesi ha trasformato il ministero con tutti gli enti in un vero e proprio quartier generale del suo nuovo partito, il PID. La maggioranza, compresa la Lega Nord che, pare, debba ingoiare tutto questo per aver ottenuto in cambio la destituzione del presidente di Agea Fruscio (attraverso un commissariamento lampo da parte del Ministro ) che stava per procedere alla riscossione dei pagamenti coatti agli splafonatori padani del latte inadempienti nel pagamento delle multe per le quote latte. Ebbene sì, così si esprimono le coerenze e le purezze leghiste padane. Tutto questo è avvenuto in soli sei mesi. Il paese ormai allo stremo ha bisogno di reazioni sane e dirette, di assunzioni di responsabilità, per questo il Partito Democratico chiede che questo Ministro se ne vada.



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