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Partito Democratico - Emilia-Romagna
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Primarie, programmi, alleanze: obiettivo 2009

30 agosto 2008

Pubblicato in: Interviste

di Andrea Bonzi

Verso le elezioni. “Entro la fine dell’anno i Comuni e le Province avranno il loro candidato a sindaco o a presidente che sarà offerto a tutte le forze che vorranno costruire con noi un’alleanza di governo per i prossimi anni”. Salvatore Caronna, segretario del PD dell’Emilia-Romagna, traccia il calendario politico da qui alla fine dell’anno. Caronna, che ieri ha partecipato all’inaugurazione della Festa dell’Unità, ipotizza la definizione dei candidati alle amministrative entro il 2008, con lo svolgimento delle primarie di partito “ove saranno necessarie”. A Bologna saranno il 14 dicembre, come stabilito ieri dall’esecutivo PD. Dopo l’individuazione dei nomi, nei singoli enti locali si verificheranno le convergenze di programma con gli alleati, con l’obiettivo “di creare un blocco di forze politiche in grado di mantenere gli alti livelli economici e di servizio del nostro territorio. Questa è la sfida per il futuro”.

Segretario Caronna, il sindaco Cofferati e il segretario bolognese De Maria hanno lanciato l’allarme: se non cesseranno le polemiche nel PD nazionale tra le correnti, alle elezioni amministrative si rischia anche da noi. È d’accordo?
Io credo che bisogna dare un taglio netto alla discussione autoreferenziale, con vette di masochismo, che si sta sviluppando nel PD nazionale. Prima di tutto perché serve un PD che rappresenti l’Italia che non si rassegna al futuro di declino a cui ci sta condannando il governo. In secondo luogo perché, se non smettiamo di farci del male da soli, si rischia davvero di offuscare le cose importanti che il PD sta facendo in Emilia-Romagna.

Ad esempio?
Qui abbiamo 150mila iscritti e 700 circoli in regione. In questi mesi si sono tenute 365 Feste del partito, organizzate con 50mila volontari al lavoro. In quale altra realtà, non solo d’Italia ma d’Europa, ci sono eventi così? Si tratta di un patrimonio enorme che non può essere messo a rischio da un dibattito dai contorni davvero autolesionistici.

Ma un taglio netto si dà solo con il congresso...
Se è necessario un congresso, si faccia. Tuttavia, in ragione dei tempi ristretti, anche un’assemblea programmatica può rappresentare un’occasione per definire una piattaforma politica e per un riassetto del gruppo dirigente. Di sicuro, questo dibattito non può continuare. La manifestazione nazionale del 25 ottobre è un appuntamento in cui devono emergere in modo chiaro le proposte e il profilo del nostro partito.

Federalismo fiscale. Il vicepresidente Flavio Delbono “apre” alla discussione sulla bozza di governo, ma Cofferati mette in guardia sulla scarsa credibilità dell’esecutivo. Da che parte sta lei?
Non è che ci siano posizioni diverse. Dietro al Federalismo si nascondono tante cose, è il governo che deve scoprire le carte, con una proposta chiara, non con la propaganda. Io credo che la nostra regione abbia molte cose da dire su questo tema. È giusto che la discussione si svolga nelle sedi appropriate.

Ma lei si fida di questo governo?
Non è una questione di apertura al dialogo. C’è un governo che deve fare il suo mestiere, e secondo noi lo sta facendo male: a proposito di Federalismo, il primo atto che ha fatto è stato togliere l’unico tributo in mano agli enti locali. Nessuno vuole reintrodurre l’Ici, ma il segnale non è incoraggiante.

Alleanze. A Bologna il PD ha salutato definitivamente Rifondazione comunista. Eppure, in molte parti della regione, governano insieme. Come si compone il mosaico regionale in chiave 2009?
A Bologna il Prc è uscito con un atto politico dalla maggioranza. Ha fatto un congresso, a livello nazionale, scegliendo una linea opposta a quella del PD. Nelle realtà, anche in Emilia-Romagna, dove si lavora in modo costruttivo, tutto questo non è accaduto. Insomma, da parte nostra non è venuta nessuna volontà di esclusione. Spetterà a loro scegliere, di fronte a un programma chiaro e condiviso, se optare per una linea identitaria o cercare delle convergenze. Laddove è possibile trovarle, le troveremo.

Sempre a proposito di primarie, avete intenzione di indirle anche per le Regionali del 2010?
Vedremo, da qui al 2010 c’è ancora molto tempo. Però, sì, lo schema è il solito, ci siamo dati delle regole che rispetteremo.


Intervista pubblicata su L’Unità Bologna di sabato 30 agosto 2008


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