Nota del segretario del Partito Democratico dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e del responsabile Ambiente ed Energia Alessandro Bratti sull'approvazione del "decreto Romani""L'approvazione del decreto di legge proposto dal ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, è la triste conclusione del processo di delegittimazione messo in atto dal governo contro le fonti rinnovabili. Un simile provvedimento avrà conseguenze devastanti sul sistema di tutela ambientale del nostro Paese e metterà in ginocchio la nascente filiera della Green Economy con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro e milioni di euro di investimenti.
Lega Nord e Pdl hanno veramente toccato il fondo. Il fondo del barile, visto che il decreto favorisce l'utilizzo, per l'approvvigionamento energetico, delle fonti fossili (petrolio e gas) a scapito di quelle rinnovabili, lasciando, oltretutto, la porta aperta all'adozione del nucleare. Ancora una volta il governo dimostra di ragionare in termini di mero profitto, garantendo favori ai "soliti noti" e infischiandosene dei cittadini, della salvaguardia dei territori, del lavoro, della ricerca e dell'ambiente. In particolare, lascia perplessi il comportamento della Lega Nord che nonostante i proclami sul federalismo, si rende complice di un provvedimento che avrà ricadute pesantissime sul sistema delle economie locali, specie in territori virtuosi come l'Emilia-Romagna.
Per questo il PD, che domani, insieme alle associazioni di settore, parteciperà alla manifestazione in favore delle energie rinnovabili in programma a Roma presso il Teatro Quirino, si batterà in tutte le sedi affinché il governo torni sui propri passi.
Se il decreto non sarà modificato, infatti, ogni speranza di un futuro più sostenibile per il nostro Paese è destinata ad annegare in una chiazza di nero petrolio".