«I Consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna sono gli ultimi per emolumenti ricevuti e i primi in Italia ad averli decurtati». Così il Presidente del Gruppo PD in Regione Emilia-Romagna
Marco Monari, che ha affermato: «Il progetto di legge in discussione oggi in aula è stato presentato dalla maggioranza e poi, in Commissione, è stato accolto da Pdl, Udc e Lega Nord, passando da provvedimento di parte a provvedimento dell’aula».
«R
igore e serietà sono la parola d’ordine, in questa Regione, da sempre, sin da quando ci ha preceduto si è seduto con onore in questa Assemblea Legislativa – ha proseguito Monari - L’Emilia-Romagna è impegnata da tempo nell’opera della riduzione dei costi, prova ne è il provvedimento che abbiamo approvato nella passata legislatura che ha ridotto il numero dei Consiglieri da 67 a 50. Un’opera che è proseguita in questi mesi e che proseguirà in futuro, per ridurre i costi di funzionamento della macchina, per migliorare sempre più. Lavoriamo per risparmi concreti ma, attenzione, non a scapito di quell’efficienza che è il fiore all’occhiello di questa Regione e che ci viene richiesta, in primis, dai nostri cittadini. E’ compito della classe dirigente combattere il degrado, avere più decoro, più moralità, più doveri. E, a proposito della riduzione dei costi che noi qui stiamo decidendo e che per qualcuno non sarebbe abbastanza, domandiamoci: dobbiamo decurtare le indennità per farle corrispondere al degrado e alla crescente irrilevanza della funzione, o dobbiamo invece combattere il degrado e l’irrilevanza della nostra funzione? Può una democrazia sopravvivere a lungo all’esaurimento della funzione della rappresentanza? Io credo di no, e penso che la deriva proposta da chi si muove in una direzione presidenzial-populistica faccia molto male alla qualità della nostra democrazia».
Nel dettaglio il progetto di legge prevede una riduzione del 10% delle indennità mensili di carica e di funzione dei consiglieri. Per quanto riguarda la terza voce che va a comporre l'indennità, la diaria, «questa ha subito una riduzione ancora maggiore al 10%» ha spiegato ancora Monari. Cambia anche il rimborso delle spese di trasporto, fino ad oggi forfettario, che diventa a piè di lista, rapportandosi alle reali presenze dei consiglieri.
«Si tratta di una svolta di portata storica – ha infine concluso Monari – Con il provvedimento di oggi manteniamo fede agli impegni presi con i con i nostri cittadini in campagna elettorale, proseguendo sulla via della sobrietà e del risparmio».