“Sindaco leghista a Bologna? Facciano dei nomi”
26 ottobre 2010
Pubblicato in: Dichiarazioni
“E’ triste constatare, per l’ennesima volta, come la Lega Nord insegua il populismo più sfrenato invece di concentrarsi su come risolvere i problemi della Regione e del Paese”. Così il coordinatore dell’esecutivo del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, Marco Lombardelli commenta l’esternazione di Angelo Alessandri che ha sottolineato ‘l’urgenza di un sindaco leghista a Bologna, per affrontare il degrado di questa terra’ causato, a suo dire, ‘dalla massiccia presenza di immigrati in Emilia-Romagna’. “La Lega Nord, non avendo argomentazioni concrete, preferisce puntare il dito contro gli immigrati, inneggiando alla paura del diverso come chiave di lettura della nostra società. Alessandri con le sue dichiarazioni – prosegue Lombardelli – manca di rispetto non soltanto ai tanti cittadini immigrati che vivono in Regione ma dimostra di conoscere poco il sistema produttivo emiliano-romagnolo che si regge anche sul lavoro di decine di migliaia di stranieri, perfettamente integrati nel tessuto sociale della nostra terra, grazie alle politiche promosse dalla Regione Emilia-Romagna. Inoltre, non è forse in vigore la legge Bossi-Fini? Se Alessandri vuole proprio prendersela con qualcuno, lo faccia con il suo capo”. Tornando a Bologna, Lombardelli conclude: “e poi, se nel carroccio esiste questa necessità di avere un sindaco leghista nel capoluogo di Regione, perché Alessandri non comincia a fare qualche nome? Uno qualsiasi, da quella rosa di venti candidati che aveva annunciato questa estate”.
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