L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna ha approvato a maggioranza (voto contrario di Pdl, Lega Nord e Movimento 5 stelle) il programma di edilizia residenziale sociale 2010.
Si tratta di un provvedimento finanziato con 31 milioni di euro, che la Regione ha già stanziato nel bilancio 2010: 12 milioni sono destinati a favore di privati che realizzano interventi di edilizia convenzionata agevolata, edilizia in locazione (a termine e permanente) e per l'acquisto, il recupero e la costruzione. Altri 19 milioni, sempre stanziati in bilancio, provengono dal Fondo di rotazione finalizzato alla concessione di mutui agevolati, per attuare le politiche abitative della Regione.
Paola Marani, Consigliera regionale PD e responsabile Welfare del PD Bologna, intervenuta in aula ieri per sostenere il provvedimento, afferma: "Il piano approvato prevede sia l'acquisto di alloggi già edificati, per evitare il consumo di territorio, sia locazioni di lungo periodo, in modo da consentire tempi di permanenza garantiti ed è un provvedimento, in sintesi, che risponde alle esigenze di fasce diverse di popolazione e imbocca una strada che consente di affrontare il tema casa con risultati concreti."
"La Regione Emilia-Romagna - prosegue Marani - in questi anni ha sopperito all'assenza di un piano nazionale sulla casa finanziando interventi rivolti sia alla riqualificazione del patrimonio residenziale esistente, sia alla crescita del patrimonio, pubblico e privato, di edilizia sociale. I piani di riqualificazione urbana hanno prodotto in un decennio benefici tangibili, dal punto di vista ambientale, energetico, architettonico e dei servizi, in aree prima degradate. Non solo, hanno permesso di realizzare e ripristinare quasi 2.000 alloggi. Si tratta di interventi molto importanti, tanto più in un momento come questo, in cui c'è bisogno di strumenti adeguati: basti dire che il contributo massimo erogato ad ogni persona dal Fondo nazionale per l'affitto copre appena un canone e mezzo all'anno e non è una risposta concreta per chi versa in situazione di disagio economico."
"Alcuni dati - conclude Marani - parlano da soli: negli ultimi cinque anni gli sfratti in regione sono triplicati, ci sono 75.000 nuclei familiari in situazione di disagio abitativo, e abbiamo 34.000 persone iscritte alle graduatorie per l'assegnazione di un alloggio pubblico. A
Bologna il cresce sempre più l'esigenza di edilizia residenziale pubblica: se le domande per alloggi a canone calmierato sono circa
2000, la graduatoria per l'assegnazione di alloggi ERP nel 2010 include
13439 domande. La crisi economica che colpisce tante famiglie ha reso il problema della casa ancora più drammatico per tutti coloro che non la possiedono e che non hanno le condizioni di reddito per accedere al mercato. Per questo per il PD il problema della casa è e rimarrà in cima all'agenda politica."