Il PD ha deciso di dedicare un'intera Festa nazionale al tema della scuola, considerata la drammaticità dei problemi che famiglie, studenti, insegnanti e personale non docente incontreranno già nei prossimi giorni.
Per questo ha organizzato a Bologna, dal 7 settembre al 14, la prima Festa Nazionale della Scuola.
Sabato 18 settembre, inoltre, si svolgerà sempre a Bologna la manifestazione nazionale per la scuola pubblica con il Segretario del PD Pier Luigi Bersani. Basta considerare alcuni dati per rendersi conto che il governo sta mettendo a serio rischio la formazione dei giovani, uno degli elementi fondamentali per garantire un futuro all'Italia. La scuola riapre infatti i battenti solo con il segno meno: meno 8 miliardi di euro a disposizione; meno 175.000 posti di lavoro in tre anni, il più grande licenziamento di massa mai visto nel nostro Paese e cioè l'equivalente di 2 Alitalia all'anno per tre anni; meno 27 mila precari solo per quest'anno; meno 16.000 presidi; meno tempo pieno e più parcheggi; meno aule e più alunni.
"Sarà una settimana di incontri aperti e dibattiti per raccontare all'Italia ciò che sta accadendo alla scuola pubblica italiana - spiega
Francesca Puglisi, Responsabile PD per la Scuola - e la nostra opposizione ai tagli drammatici del Governo. Mentre loro chiudono interi plessi scolastici - conclude la Puglisi - e pigiano studenti nelle classi come fossero buoi in una stalla, noi vogliamo scuole aperte tutto il giorno e tutto l'anno, perché diventino il cuore pulsante di intere comunità locali; mentre loro chiamano gli insegnanti fannulloni e buttano i precari in mezzo a una strada, noi pensiamo che chi dedica la propria vita ad educare i cittadini di domani sia un eroe moderno ed abbia diritto a vedere riconosciuto di più e meglio il proprio impegno come avviene negli altri Paesi europei".