Sono circa duecento le persone in Piazza Re Enzo a Bologna per una delle due iniziative di chiusura della campagna di mobilitazione contro la manovra promosse dal PD (l'altra era in programma a Carpi con
Vasco Errani e
Dario Franceschini).
Sul palco, per un breve incontro con i cittadini, oltre al presidente Errani, anche il segretario del PD bolognese
Raffaele Donini, il capogruppo del PD in Regione
Marco Monari e il vicesegretario del PD,
Enrico Letta.
È
Donini a prendere la parola per primo per spigare ai cittadini il significato di una manifestazione "nata con lo scopo di informare la gente sui reali contenuti della manovra". E non potrebbe esserci platea più adatta, visto che tra il pubblico si mescolano in ugual misura amministratori locali e cittadini, le due categorie più colpite dai tagli del governo.
In Emilia-Romagna la manovra si abbatterà come una mannaia con oltre 740 milioni di fondi che verranno a mancare nel biennio 2010-2012. Lancia l'allarme Marco
Monari, "perché i servizi tagliati dai trasporti all'agricoltura, dal welfare agli incentivi alle imprese, colpiranno soprattutto le fasce più deboli della popolazione".
È dello stesso parere anche il presidente
Errani che cita in apertura del suo intervento le valutazioni della Banca d'Italia sulla manovra che prevedono mezzo punto percentuale in meno in termini di crescita. Non solo, "la manovra è sbilanciata": la stragrande maggioranza dei tagli colpisce gli Enti Locali che costituiscono solo il 20% della spesa statale. "Qui non si tratta di tagliare sprechi - prosegue Errani - ma di sottrarre fondi ai servizi per i cittadini". Questo è "il messaggio che dobbiamo far passare" e per riuscirci occorre essere più presenti tra la gente, rilancia il presidente, e iniziative "come quella di oggi vanno in questa direzione".
Il PD insomma è una forza unita, compatta nel dire no alla manovra e nell'opposizione al governo, ne è convinto anche Enrico
Letta. Lo dimostra il fatto che nelle ultime settimane "abbiamo assestato due colpi importanti alla maggioranza": Brancher e Cosentino si sono infatti dovuti dimettere "e ora chiederemo che anche Caliendo rimetta il suo mandato". Il PD sta portando avanti le battaglie dei cittadini e di questo "dobbiamo essere orgogliosi". Per questo il Partito Democratico ha scelto di mobilitarsi contro "una manovra iniqua che non rispetta i cittadini e i lavoratori". Una mobilitazione che proseguirà, "perché - conclude Letta - non può avere sosta nemmeno nel periodo estivo!". E, "all'ombra" dei trenta gradi di Piazza Re Enzo, è una promessa che ha un valore ancora maggiore.