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Partito Democratico - Emilia-Romagna
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L'Emilia-Romagna prima in Italia per potenziale di integrazione

15 luglio 2010

Pubblicato in: Dichiarazioni

L'Emilia-Romagna si conferma la regione leader per il secondo anno consecutivo per grado di integrazione. E' con grande soddisfazione che commento questi dati che dimostrano quanto il lavoro svolto da tutta la comunità (società civile, partiti politici, terzo settore, amministrazioni locali) sia stato importante e determinante in questi ultimi anni. Nonostante i segnali del governo che volevano e che vogliono un’immigrazione instabile, gli ultimi dati hanno dimostrato quanto questo fenomeno sia ormai strutturato e non emergenziale.

Secondo l'assessore Teresa Marzocchi: "Il nostro compito è sostenere e custodire questa componente, soprattutto le famiglie con figli nati qui, confermando le priorità di mandato che la Regione si è data: lavorare insieme al territorio per rafforzare l’integrazione e per garantire l'accesso ai servizi, nel pieno rispetto della legalità, dei diritti e dei doveri di ciascuno”.

L’Emilia-Romagna, dunque, rimane la regione con il più alto potenziale d'integrazione degli immigrati a livello nazionale. La graduatoria trova nelle prime 10 posizioni 3 capoluoghi emiliano-romagnoli: Parma, Reggio Emilia e Modena che consegnano il primato alla nostra regione. Interessante notare l'età media molto bassa della popolazione dei migranti (31 anni) e la crescita della percentuale delle donne.

Sempre secondo il VII rapporto del CNEL, recentemente pubblicato, l'aumento del numero di immigrati non si traduce automaticamente in un aumento proporzionale delle denunce penali nei loro confronti. Un passo avanti nella lotta contro gli stereotipi e la politica nazionale che voleva indurre i cittadini a credere all'equazione “immigrazione uguale criminalità”; mettendo così a rischio un progetto di integrazione e di convivenza civile per nascondere la scarsa concretezza delle promesse fatte in campagna elettorale. Restano alcune criticità: "Le maggiori collettività africane (Marocco, Senegal, Tunisia, Nigeria ed Egitto) – si legge nel rapporto – totalizzano il 29,6% delle denunce presentate contro gli stranieri a fronte di una quota del 18,7 % sui soggiornanti". Particolarmente critica è soprattutto l'esposizione dei marocchini.

Il PD dell’Emilia-Romagna continua a investire nell'immigrazione attraverso il suo programma
, più volte ricordato e che vede tra le priorità anche la costituzione di basi per una vera coesione sociale di una società multietnica e transculturale del futuro: l'insegnamento della lingua italiana, un modello di partecipazione politica, la lotta contro il razzismo, la mediazione culturale, affianco al nostro sostegno alla campagna del forum nazionale dell'immigrazione, recentemente ricordata in un’intervista, che prevede una serie di proposte tra cui il diritto di voto, la modifica della legge sulla cittadinanza, lotta contro lo sfruttamento del lavoro nero. Dobbiamo creare un nuovo alfabeto per l'integrazione e questo deve provenire da una regione come la nostra, attraverso il linguaggio quotidiano, attraverso le buone pratiche e il lavoro di tutti senza stancarsi di ripeterlo con ogni mezzo di comunicazione a nostra disposizione.

Cecile Kyenge Kashetu


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cecile kyenge kashetu |  immigrazione |  rapporto cnel |  teresa marzocchi | 

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