Il PD dell'Emilia-Romagna aderisce alla "giornata di mobilitazione nazionale della montagna" indetta dall'UNCEM per il 13 luglio.La manovra di 24 miliardi, che impone pesanti tagli alle Regioni e agli enti locali, avrà effetti ancor più pesanti sulla già difficile situazione dei Comuni di minore dimensione demografica delle aree interne e montane. Il PD dell'Emilia-Romagna condivide e sostiene le posizioni e le proposte di modifica indicate dai Comuni montani e dall'UNCEM (
clicca qui per accedere al sito), la loro associazione di rappresentanza, che ha proclamato
il 13 luglio "Giornata di mobilitazione nazionale della montagna".
In quell'occasione i Sindaci dei Comuni montani e gli amministratori delle Comunità montane delle Unioni dei Comuni montani consegneranno ai Prefetti l'ordine del giorno approvato dall'UNCEM sulla
grave situazione della finanza dei Comuni e degli enti montani e con le richieste di modifica della manovra.
"La manovra - ha dichiarato
Giorgio Sagrini, dell'esecutivo regionale del PD - taglia pesantemente le risorse per Comuni e Regioni, ma le sue conseguenze rischiano di essere ancor più devastanti per i Comuni montani, perché si aggiungono ai tagli decisi dal Governo della destra - PdL e Lega Nord - nella Finanziaria del 2010".
"Hanno azzerato la "montanita'" della maggior parte dei Comuni dell'Appennino, hanno cancellato il Fondo nazionale della montagna, hanno eliminato il fondo per gli investimenti che andava a beneficio soprattutto dei piccoli Comuni, hanno negato il trasferimento di quanto dovuto ai Comuni per effetto dell'eliminazione dell'Ici, hanno eliminato le agevolazioni sul gasolio nelle aree non servite dal metano e ora, con la manovra di 24 miliardi, tagliano i trasferimenti erariali verso i Comuni colpendo la tenuta dei bilanci e la capacità di erogare fondamentali servizi alla popolazione, azzerano le indennità agli amministratori delle Unioni dei Comuni e delle Comunità Montane. Tuttavia, non esitano a nominare nuovi Ministri e Sottosegretari, mettono a rischio la sopravvivenza del sistema scolastico delle aree montane, minacciano l'esistenza di centinaia di farmacie ubicate nei piccoli Comuni di montagna, sottraggono la possibilità per i Comuni montani di partecipare a progetti in campo energetico e ambientale".
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Tagliano e basta - conclude Sagrini - colpendo la capacità dei Comuni e delle aree montane di partecipare e contribuire alla ripresa del Paese. Questa manovra non valorizza la montagna: la penalizza e rischia di accentuarne la marginalizzazione. A questa politica diciamo no con tutte le nostre forze".