Una sintesi dell'intervista rilasciata dal Segretario del Partito Democratico
Pier Luigi Bersani a Radio Capital lunedì 31 maggio
in merito alla manovra economica varata dal Governo.
In merito ai tagli contenuti nella manovra che hanno provocato la reazione del ministro Bondi e che prevedono la soppressione tra gli altri di enti ritenuti inutili quali il Centro sperimentale di cinematografia, il Vittoriale, il Festival di Spoleto, il segretario Bersani ha così replicato: “I ministri, come noi d’altra parte, stanno venendo a conoscenza della manovra dopo una settimana.
Il Cdm ha approvato non si sa che cosa e Bondi ha scoperto il modo solito, devastante e inutile, di affrontare il tema della spesa pubblica. E’ evidente, ha proseguito Bersani, che per il governo è inutile la cultura, e di conseguenza vengono attaccati enti e società che hanno il compito di diffonderla. Certamente qualche cosa che può essere tagliato c’è ma è assurdo fare di tutta l’erba un fascio. Mi sembra qualche cosa di francamente assurdo”.
Sul
ddl Intercettazioni è stato chiesto al segretario del Pd quale sia la posizione del Partito: “Anche dopo questi emendamenti, ha sottolineato Bersani, siamo nettamente contrari, useremo tutti i nostri strumenti, per quello che ci sarà consentito, per impedire il varo di norme simili che certamente impediscono la possibilità di indagine, e che dal punto di vista della libera informazione contengono dei limiti non accettabili. Il fenomeno della diffusione impropria delle intercettazioni è possibile limitarlo senza mettere in gioco la libertà di informazione, come è pratica di tutte le nazioni democratiche, e soprattutto senza indebolire la capacità di indagine da parte della magistratura. Abbiamo a che fare con delle norme che la indeboliscono sostanzialmente”.
Alla domanda relativa alle
forme di ostruzionismo che il Pd attuerà sul ddl intercettazioni, Bersani ha così risposto: “Quelle che ci saranno consentite negli spazi parlamentari. Io ho sempre fiducia che con la pressione dell’opinione pubblica, della politica e dei mezzi di informazione, di chi ha cuore gli aspetti fondamentali della nostra democrazia vi sia la possibilità anche di ulteriori ripensamenti. Mi risulta anche che nell’ambito della maggioranza vi sia qualcuno che abbia da obiettare rispetto a queste norme”. Circa la possibilità di un rinvio della legge sulle Intercettazioni Bersani ha concluso dicendo: “Mi auguro che chi ha qualche cosa da dire contro questa legge lo dica con la schiena dritta”.