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I dubbi del gruppo parlamentare PD sulla manovra del governo

31 maggio 2010

Pubblicato in: Relazioni e documenti politici

Allegati 1 - Primi valutazioni sul testo della manovra correttiva

Attraverso una nota a cura dell'Ufficio legislativo del Gruppo parlamentare PD, vengono espresse le prime valutazioni d'ordine politico-finanziario sul testo della manovra voluta dal Ministro Tremonti e presentata il 26 maggio in conferenza stampa del governo.

In questo documento, i parlamentari PD denunciano la necessità del ricorso a una manovra correttiva: "Le misure straordinarie sui conti pubblici che alcuni Paesi stanno realizzando in queste settimane si sono rese necessarie a seguito degli interventi di stimolo al sistema produttivo oppure al sostegno delle banche per evitare rischi di fallimento. Ma in Italia il sistema bancario non ha avuto bisogno di quei sostegni e gli interventi in favore dell’economia sono stati di importo limitatissimo, come rilevato più volte dai principali istituti internazionali."

Come affermato dal gruppo parlamentare del PD, "la finanza pubblica, nonostante quanto ripetutamente affermato dal Governo, non è sotto controllo. Sarebbe necessaria, anzi, una risposta del Ministro dell'economia sull'andamento delle entrate e delle spese dello Stato." In sostanza, nonostante gli slogan, il Governo ha messo e continuerà a mettere le mani nelle tasche degli italiani, forse non attraverso nuove imposte, sicuramente con i tagli, e tutto questo senza avere la garanzia che la manovra sia sufficiente ad ottenere il riequilibrio dei conti.


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manovra governo |  economia |  tremonti |  gruppo parlamentare pd |  pd | 

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Commenti: 1
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Da giorni mi sto chiedendo chi pagherà la manovra di 24 miliardi, probabilmente una sola categoria: il pubblico impiego.
Noi saremmo i malversatori, coloro i quali avrebbero distrutto lo stato prosciugandolo, saremmo gli artefici di atteggiamenti non efficientisti, incapaci di saper rispondere alla continua richiesta di modernizzazione che lo stato ci chiede. Per punirci hanno deciso di bloccare anche lo scatto di anzianità che faceva parte delle tante aspettative che arrivava dopo anni. Sono addolorato, mi vergogno di lavorare per uno stato che ha determinato ancora una volta lo scontro tra pubblico e privato facendo credere che noi siamo i "cattivi".

Scritto da olindo in data 2 giugno 2010 alle 19:11



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