L’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo in Commissione istruzione alla Camera per il Pd, interviene sulle indicazioni di studio del ministero per le ultime classi delle scuole superiori. Ecco la sua dichiarazione:
“L’Antifascismo e la Resistenza non si cancellano dai curricula scolastici. Il ministro intervenga immediatamente e chiarisca. E’ gravissimo che le indicazioni di studio per i licei non prevedano esplicitamente lo studio della Resistenza e dell’Antifascismo. Il ministero ritiene che quando si affronta il Novecento ci si debba limitare a studiare ‘la formazione e le tappe dell’Italia repubblicana’, come se la nostra Repubblica e la nostra Costituzione fossero sbocciate dal nulla.
Non si può comprendere la nostra Costituzione limitandosi al confronto con la ‘Magna Carta Libertatum’ come indicano da viale Trastevere. È già di per sé sconfortante che qualcuno al ministero abbia pensato che riferimenti precisi all’Antifascismo e alla Resistenza non abbiano valore didattico, civile ed educativo ma pensare che nemmeno il ministro ritenga che ciò abbia valore politico è allarmante. Non si può replicare con una scialba nota burocratica come ha fatto il ministero alle critiche delle associazioni partigiane. Ci aspettiamo dalla Gelmini un chiarimento e una ferma posizione che ricordi a tutti che la nostra Repubblica e la nostra Costituzione nascono dalla Resistenza e dall’Antifascismo, perché ogni silenzio apparirebbe inevitabilmente come un avvallo a posizioni che di fatto implicano la cancellazione dello studio della storia migliore del nostro Paese”.