Figli di irregolari, il Pd: “Prevale il diritto allo studio”
16 marzo 2010
Pubblicato in: Dichiarazioni
Questa la dichiarazione di Cécile Kyenge, responsabile immigrazione PDER, dopo la sentenza della Cassazione: “Si deve tener presente, anche in una situazione di irregolarità, la realtà dell’educazione dei figli, come prevede la Costituzione” “I migranti irregolari con figli minorenni sono sempre più frequenti, quindi si deve tener presente, anche in una situazione di irregolarità, quella che è la realtà dell’educazione dei figli, come prevede la Costituzione”. Questo il commento di Cécile Kyenge, consigliere provinciale e responsabile regionale PD per le politiche d’immigrazione, alla recente sentenza della Cassazione secondo cui i clandestini vanno espulsi anche se hanno figli a scuola. “La scuola è un servizio che le istituzioni sono obbligati ad offrire – prosegue la Kyenge – le eccezioni di legge alla verifica del permesso di soggiorno riguardano appunto la salute e la scuola dell’obbligo. In contraddizione con quanto dichiarato dalla Cassazione, secondo cui l'esigenza di garantire la tutela alla legalità delle frontiere prevale sulle esigenze di tutela del diritto allo studio dei minori”. Su questa vicenda Cécile Kyenge ha presentato un ordine del giorno in consiglio provinciale a Modena che chiede tra l’altro di “procedere all'iscrizione nelle scuole a Modena e provincia dei minori figli di migranti irregolari, secondo lo statuto italiano che dà piena parità di diritti e doveri per tutti”. L’odg chiede anche di “favorire il rinnovo del permesso di soggiorno rapido” e riportare a dodici mesi il lasso di tempo a disposizione dei disoccupati per “rientrare nel mercato del lavoro regolare, indipendentemente dai decreti flussi”.
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