Un taglio che indebolisce la libertà di stampa e mette in serio pericolo decine di posti di lavoro. Queste, in sintesi, le ricadute del
decreto "Milleproroghe" sulle emittenti radiofoniche e televisive emiliano-romagnole. Il testo prevede infatti il taglio, addirittura retroattivo, delle provvidenze per le radiotelevisioni locali, sottraendo risorse necessarie per le imprese di un settore già in grande difficoltà in questo momento di crisi.
A rischio, dunque, la sopravvivenza stessa di tante emittenti che costituiscono una risorsa straordinaria per l'Emilia-Romagna e, più in generale per l'Italia, raccontando quotidianamente la vita e le storie del territorio.
"Dovrebbe essere garanzia di democrazia una rete diffusa di emittenti radio televisive locali in 'salute', - ha dichiarato
Marco Lombardelli, coordinatore dell'esecutivo del PD dell'Emilia-Romagna - invece questa scelta, come del resto molte altre prodotte dal governo in questa materia, va ancora una volta in direzione opposta".
Per questo il PD dell'Emilia-Romagna esprime la propria solidarietà ad AERANTI-CORALLO, l'organizzazione di categoria che rappresenta centinaia di emittenti radiotelevisive locali.