Oltre 10 000 persone si sono riunite, lunedì, 1 marzo in Piazza Nettuno per difendere i diritti dei lavoratori immigrati. La manifestazione "24 ore senza di noi" organizzata a Bologna è stata infatti una delle più riuscite in Italia. A partecipare a questo primo sciopero giallo –questo il colore scelto dei manifestanti, ndr- sono stati non solo stranieri ma anche tanti italiani. E' stata una protesta colorata e allegra, scandita dalla musica e dai diversi accenti degli interventi al microfono. Molti i cartelli e gli slogan contro la legge Bossi-Fini e il pacchetto sicurezza: 'Abbiamo sempre sognato una giornata cosi', oggi possiamo essere felici', ha dichiarato la portavoce, Cecile Kyenge Keshetu, coordinatrice del comitato promotore della manifestazione e responsabile immigrazione del PD Emilia-Romagna.
In 60 città italiane hanno preso parte all’iniziativa decine di migliaia di persone, tutte con addosso qualcosa di giallo, il colore della protesta. "Il successo della mobilitazione e' una sfida alla politica perche' finalmente faccia la sua parte per governare in modo giusto e lungimirante il cambiamento". Queste le parole di Rosy Bindi, presidente dell'Assemblea nazionale del Partito Democratico. "L'Italia e' ormai un paese fatto di tanti colori e tante lingue, e immaginare di cancellare questa realta' e' impossibile oltre che sbagliato. L'integrazione e' la via maestra per costruire un modello di convivenza plurale, aperta e solidale", cosi ha concluso la Bindi.
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