Questo il testo della dichiarazione:
"La grave situazione nella quale versa il Gruppo Burani non ammette proroghe di sorta, nè tatticismi. A rischio ci sono 2.200 posti di lavoro - di cui circa 1.200 nella nostra regione - più quelli dell'indotto.
In questo momento il nostro primo pensiero va a loro, ai lavoratori, a cui va la soldiarietà del Partito Democratico dell'Emilia-Romagna. Ma non basta, ovviamente.
Dopo mesi di dichiarazioni e di speranze, riteniamo sia giunta l'ora che la famiglia Burani versi il denaro promesso in più occasioni: se esistono margini per salvare il Gruppo non è più l'ora delle interviste, occorre intervenire concretamente, in tempi brevissimi, per dare un futuro alle produzioni.
In caso contrario siamo concordi con l'appello dei sindacati affinché, contestualmente alla convocazione di un tavolo urgente al Ministero dello Sviluppo Economico, si avviino le procedure per l'applicazione della Legge Marzano, che eviterebbe un effetto domino sulle aziende della Holding e sulle oltre cento ditte partecipate dal Gruppo Burani o ad esso collegate. I Parlamentari e i Consiglieri Regionali del Partito Democratico dell'Emilia-Romagna sono impegnati a conseguire questo risultato, nell'intento di salvaguardare i lavoratori coinvolti da questa crisi e le loro famiglie".