"Non può che partire da Caorso e dalla visita del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, in programma venerdì prossimo (
clicca qui per maggiori dettagli) , la mobilitazione del Pd contro il decreto sui siti nucleari approvato oggi dal Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi". Lo afferma la parlamentare piacentina del Partito Democratico
Paola De Micheli, che ribadisce il suo no categorico ad un ritorno all'atomo all'interno di una strategia energetica poco chiara e senza futuro.
"Il nucleare non può essere abbracciato - sostiene la De Micheli - con questa superficialità, lasciando credere che sia la soluzione ai nostri problemi energetici. Una decisione presa a tavolino, senza interpellare adeguatamente chi sarà coinvolto e subirà le conseguenze della scelta o chi, vede ancora irrisolti i problemi legati al nucleare che abbiamo abbandonato da più di 20 anni. Le centrali come quella di Caorso sono ancora al dieci per cento circa di decommissioning effettuato e deve ancora essere localizzato un deposito geologico o, almeno, uno temporaneo di superficie per le scorie che dal 2012 inizieranno a tornare dai "prestiti onerosi" in Francia e Inghilterra."
"Ad oggi il nucleare può essere considerato - continua la parlamentare del Pd - solo in un'ottica di smantellamento delle centrali, bonifica delle zone interessate e messa in sicurezza di tutte le scorie che abbiamo ereditato dalla passata esperienza nucleare, che ha portato all'Italia solo elevatissime spese.
Il Partito Democratico non intende tenere un atteggiamento pregiudiziale o ideologico, quanto piuttosto la legittima pretesa, nell'interesse del Paese e della nostra Regione, che scelte come quella in esame siano fatte con la dovuta serietà e ponderatezza, rispetto alle quali siano chiamate ad esprimere il loro consenso le popolazioni interessate". "Il no al nucleare di questo governo è uno dei temi forti - conclude - del programma elettorale per la riconferma del presidente dell'Emilia Romagna Vasco Errani, per questo l'appuntamento di dopodomani a Caorso sarà fondamentale per dare il via a una grande mobilitazione di massa, a partire da chi ha già conosciuto da vicino le problematiche dell'utilizzo dell'atomo a fini di produzione energetica".