Questa la dichiarazione di
Stefano Bonaccini:
"Si celebra oggi, mercoledì 25 novembre, la
Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
Ogni anno, purtroppo, i dati confermano che gli episodi di violenza non accennano a diminuire: le donne sono tuttora vittime di stupri, molestie, mobbing, aggressioni verbali, pressioni psicologiche.
I maltrattamenti avvengono quasi esclusivamente all'interno delle mura domestiche da parte di mariti, compagni, ex fidanzati, segno questo che è un profondo salto culturale quello che deve essere superato.
Evidente segnale che quello della violenza sulle donne è un problema che riguarda soprattutto quegli uomini che non riconoscono nelle loro mogli, figlie e compagne la dignità di persone.
Anche questa crisi, che il governo continua a minimizzare, fa sì che le persone, le donne in particolare, mettano da parte i propri diritti pur di non perdere il posto di lavoro.
E' questo un dato che si inizia a registrare anche in alcune provincie dell'Emilia Romagna.
I tagli al welfare imposti dal governo fanno sì che siano sempre più spesso le donne a dover rinunciare alla propria professione o a prospettive di carriera.
E questa situazione va a implementare un'altra forma di violenza, quella economica, che mina le donne nella loro dignità, le obbliga a una forma di dipendenza, più subdola e difficile da riconoscere e estirpare.
Cosa possono fare i partiti, le istituzioni? Sicuramente sostenere il lavoro delle associazioni femminili e dei centri antiviolenza, favorire quelle politiche di sostegno della condizione femminile e di tutela della sicurezza delle donne che le nostre amministrazioni hanno messo in campo.
Come Partito Democratico dell'Emilia Romagna intendiamo inoltre sollecitare l'approvazione definitiva della legge che va a contrastare la violenza sessuale e che prevede l'inasprimento delle pene per i reati di violenza, dopo l'approvazione alla Camera infatti il testo si è arenato in commissione giustizia al Senato.
Senza alcun dubbio dobbiamo impegnarci, donne e uomini del Partito Democratico, a combattere la grave deriva culturale che sta coinvolgendo, suo malgrado, la figura femminile: dalle affermazioni del premier alle strategie di marketing pubblicitario, dai modelli femminili imposti dai mass media, in particolare quelli rivolti alle nuove generazioni, ai ‘tetti di cristallo' che ancora oggi faticano ad essere infranti nel mondo del lavoro, delle istituzioni e della politica.
Come Partito Democratico dell'Emilia Romagna continueremo a fare la nostra parte ...dalla parte delle donne".