Queste le parole del segretario regionale,
Stefano Bonaccini:
"Senza il gesto coraggioso di Achille Occhetto - quella sera del 12 novembre 1989 alla sezione Pci della Bolognina - oggi il Partito democratico non esisterebbe. E la storia di quello che fu il Partito comunista forse avrebbe preso un'altra strada, probabilmente esiziale per il centrosinistra e per il riformismo nel nostro Paese. Invece siamo qui, in campo, con un partito nuovo e vitale, reduci da una straordinaria prova di democrazia, pronti a lanciare la sfida per l'alternativa di governo.
Il merito va innanzitutto a chi, subito dopo la rivolta di Tien An Men e la caduta del muro di Berlino, ebbe la lucida consapevolezza di quanto stava accadendo e assunse su di sé la responsabilità di decidere, di fare il "grande azzardo" - come qualcuno lo chiamò.
Abbiamo affrontato e superato prove difficili, tutto il Paese è stato coinvolto in una lunga fase di transizione e di cambiamenti inediti: Tangentopoli, la fine della Prima Repubblica, la discesa in campo di Berlusconi e l'inizio della sua egemonia.
Ma anche la nascita dell'Ulivo, la vittoria elettorale del centrosinistra - con tutta la sinistra al governo per la prima volta in Italia- - e la costruzione di un sistema politico bipolare.
Quel 12 novembre iniziò un percorso nel quale, pur tra le iniziali incertezze sull'approdo che avremmo raggiunto, abbiamo incontrato nuovi compagni di viaggio, cioè donne e uomini che come noi credevano nella libertà, nella democrazia e nel progresso sociale.
Oggi, a distanza di vent'anni,di fronte all'Italia che soffre le conseguenze della crisi economica e dell'incapacità ed inadeguatezza del governo della destra, prigioniero del lento declino del suo leader,le migliori energie e risorse del riformismo democratico italiano si sono ritrovate dentro al Partito Democratico".