I RISULTATI DELLE PRIMARIEStefano Bonaccini è il nuovo Segretario regionale del PD dell’Emilia-Romagna, c
on 194.152 voti, pari al 50,8%. Gli altri candidati,
Mariangela Bastico e Thomas Casadei hanno ottenuto, rispettivamente, 141.520 voti (37%) e 46.410 voti (12%).
Per l’
elezione dell’Assemblea regionale la
lista che sostiene Stefano Bonaccini ottiene 194.152 voti ed elegge 138 delegati, pari al 51,2% dei componenti dell'Assemblea. Le due liste di sostegno alla Bastico ottengono 138.551 voti, ed eleggono 97 delegati, pari al 36,5% del totale (78 delegati, pari al 29.3%, per la lista “Democratici con Dario Franceschini”, e 19 delegati, pari al 7,2% per la lista “Con Debora Serracchiani semplicemente democratici per Franceschini”).
La lista di sostegno a Thomas Casadei raccoglie 46.555 voti ed elegge 33 delegati (12,3)% .
in calce alla notizia si riportano i risultati del voto in Emilia-Romagna per l'elezione al Segretario nazionale e a quello regionale, quelli di lista per l'Assemblea nazionale e regionale e l'elenco degli eletti all'Assemblea nazionale e a quella regionale. LA CONFERENZA STAMPA DI STEFANO BONACCINIIl commento sull’affluenza alle PrimarieAprendo il suo incontro con i giornalisti, Stefano Bonaccini ha espresso “grandissima soddisfazione per una partecipazione altissima, ben oltre le attese di chiunque”. “Ero molto fiducioso in tal senso – ha proseguito – e i dati sulla giornata di ieri dimostrano che le Primarie hanno una forza straordinaria se non se ne abusa, perché tutti coloro che vi partecipano possono sentirsi protagonisti della vita del proprio partito”. “Tutto questo segna una grande differenza tra noi e chi non fa partecipare i propri elettori”, ha aggiunto il nuovo Segretario, ribadendo anche la sua volontà di proporre le Primarie anche per la scelta dei Parlamentari, “anche e soprattutto di fronte alla attuale legge elettorale”.
Il risultato elettorale“Sono molto contento – ha affermato Bonaccini – per una vittoria politica netta contro una candidata come Mariangela Bastico che rispetto a me vantava una buona conoscenza sia nell’ambito regionale che in quello nazionale, per i ruoli e gli incarichi che ha ricoperto finora”. “Ero fiducioso del fatto che gli elettori avrebbero rappresentato gli iscritti – ha proseguito – ma voglio ringraziare tutti gli elettori delle Primarie, come feci con quelli dei Congressi, indipendentemente dalla loro scelta”. Bonaccini ha ringraziato anche Mariangela Bastico e Thomas Casadei “per gli ultimi tre mesi, impegnativi e faticosi, ma esaltanti, durante i quali abbiamo messo in campo un confronto vero”. “Spero sia stato apprezzato – ha concluso – che ancora una volta non ho mai polemizzato con nessuno, né mai lo farò d’ora in avanti. Ho sempre pensato che uno degli errori del PD sia stato quello di concentrarsi un po’ troppo sui nomi e meno sui contenuti, ma spero che la stagione delle troppe parole sulle persone sia definitivamente alle spalle”.
“Un partito plurale e unito con 3 obiettivi chiave”Bonaccini ha quindi indicato le parole d’ordine per il futuro del PD Emilia-Romagna. “Innanzitutto – ha esordito – se finora ognuno di noi ha corso con la propria maglietta, adesso è tempo di indossare tutti quella del PD, per definire insieme l’agenda di lavoro dei prossimi mesi”. È seguita quindi l’indicazione di 3 temi prioritari.
Il primo sarà il contributo che il PD Emilia-Romagna dovrà dare a quello nazionale. “L’elezione di Pier Luigi Bersani, che è stato Presidente di questa regione, e il fatto che la partecipazione in Emilia-Romagna sia stata ancora una volta la più alta in assoluto, ci danno sostegno in tal senso”, ha affermato il nuovo Segretario regionale, auspicando che i nostri territori possano aiutare il PD nazionale a “rimettere in campo una nuova stagione di crescita e a definire un nuovo centro sinistra”.
Il secondo obiettivo sarà la costruzione di quel “grande intellettuale collettivo” che dovrà mettersi in moto quanto prima per dare un contributo programmatico del partito alla coalizione di centro sinistra e al candidato alla Presidenza regionale, che si presenteranno alle elezioni del prossimo anno. “Voglio lavorare fin da subito perché le migliori intelligenze che vivono e lavorano in questi territori, dagli amministratori, agli accademici, a chi eccelle nelle università, nel terzo settore, nelle imprese e nel mondo del lavoro, ci aiutino a individuare le idee e le proposte giuste per far sì che l’Emilia-Romagna continui ad essere una terra che produce innovazione, e che in virtù di ciò può confrontarsi con i territori più avanzati d’Europa”. “Già da ora chiedo perciò a Mariangela Bastico e a Thomas Casadei di vederci quanto prima – ha aggiunto Bonaccini – per definire l’agenda dei prossimi mesi”.
Il terzo grande obiettivo sarà infine un ulteriore radicamento del PD nei territori dell’Emilia-Romagna. “La straordinaria partecipazione di ieri ci dice che qui è già all’opera un partito vero e fortemente radicato, e per questo ringrazio molto Salvatore Caronna e il gruppo dirigente del PD E-R per il lavoro svolto in questi anni”, ha affermato Bonaccini, aggiungendo che ora occorre proseguire questo importante lavoro, “aprendo nuovi circoli, soprattutto nei luoghi in cui le persone studiano, lavorano e si confrontano tra loro”.
Il futuro gruppo dirigente del PD E-R“Mi impegnerò fin da subito – ha affermato Bonaccini – perché a breve si costituisca un nuovo gruppo dirigente regionale che dia grande spazio alle donne e ai giovani”. “Ci tengo però a precisare – ha proseguito – che per me il rinnovamento non è un mero dato anagrafico, quanto la necessità di riconoscere il valore di chi è stato in grado di elaborare e fornire contributi importanti nel proprio vissuto professionale e lavorativo, e in virtù di ciò può tornare utile per la crescita del Partito e di questi territori”.
Le elezioni regionaliRispondendo alle domande dei giornalisti, Stefano Bonaccini ha infine fornito alcune indicazioni sul lavoro da svolgere in vista del voto regionale del prossimo anno. “Le elezioni – ha affermato – saranno il primo banco di prova per verificare se il PD sarà stato in grado di tornare a crescere anche nei consensi, così come per capire se è vero, come io credo, che il Governo Berlusconi comincia ad avere dei problemi anche con il proprio elettorato”. Rispetto alla possibile ri-candidatura di Vasco Errani, Bonaccini ha infine affermato che questa scelta spetterà all’Assemblea regionale (che dovrebbe riunirsi per la prima volta nei primi giorni di novembre, a ridosso del 7 novembre, data di riunione di quella nazionale), ma che a suo avviso la candidatura di Vasco Errani “è la più autorevole in campo, così come d’altronde hanno dichiarato più volte anche Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e Romano Prodi tanto per fare alcuni nomi”.
Stefano Bonaccini: la nota biografica 
